Gnassi attacca il governo: basta barzellette

Rimini

RIMINI. Rimini, dopo aver annunciato ieri lo slittamento del pagamento della "mini-Imu" a giugno, rilancia la propria battaglia contro le tasse del governo Letta. «Oggi- scrive il sindaco Pd Andrea Gnassi su Facebook - lanciamo un altro allarme al governo. Attenzione a raccontare le barzellette che non ci sarà più l'Imu e che ci saranno meno tasse. Dietro il balletto dei vari nomi - Iuc, Iac, Tasi, Tari - il rischio che si configura è' che alla fine con la Tasi una famiglia svantaggiata a Rimini e in altri Comuni pagherà almeno 100 euro in più rispetto a quanto pagava con l'Imu sulla prima casa». Allora, continua Gnassi, «dico al governo: non chiamiamola Tasi, chiamiamola “'Tamaz”' (in dialetto romagnolo) così almeno gli italiani capiscono il significato di quella tassa». Intanto, salendo a Forlì, la giunta del collega Roberto Balzani insiste: se con la mini Imu si slitta a giugno si rischiano sanzioni. Il 24 gennaio prossimo, ricorda l'amministrazione forlivese in una nota, «rappresenta il termine ultimo per il versamento della cosiddetta ''mini-Imu'' relativa alle abitazioni principali non di lusso, ai terreni agricoli posseduti e condotti da soggetti iscritti alla previdenza agricola, agli immobili assimilati alla abitazione principale non di lusso e altre tipologie particolari. Come è noto il versamento risulta definito dal quadro normativo nazionale approvato dal Parlamento con la Legge di stabilità, a conclusione dei numerosi interventi sulla materia per l'anno 2013». Pertanto, continua il Comune di Forlì, al di là di quello che è' stato stabilito a Rimini e a Ravenna, «anche alla luce di quanto emerso nel corso degli ultimi approfondimenti e confronti effettuati con gli uffici comunali e in sede nazionale attraverso l'associazione dei Comuni italiani (Anci), ogni diversa soluzione risulta impossibile e, se tentata, esporrebbe i cittadini a rischi di sanzione».

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