Hotel, maxi incentivi da 200mila euro
RIMINI. Una boccata di ossigeno per gli alberghi, di quelle che non si respiravano da tempo e potrebbero lievitare fino a 200mila euro per struttura. Tutto nasce da l'iniziativa del ministero del Turismo che ieri ha proposto il pacchetto di incentivi per ammodernare gli hotel. Come? Credito d’imposta di 3.500 euro per posto letto. L’assessore Galli: «Finalmente una soluzione concreta».
Erano annunciate già da qualche settimana: le misure per il turismo proposte dal ministro Dario Franceschini, previste nel Documento di economia e finanza, ora dovrebbero essere adottate entro il prossimo ottobre. Un pacchetto che secondo quanto emerso ieri, dopo che è stato presentato al Consiglio dei ministri, vedrà una serie di interventi senza precedenti. Almeno stando alle premesse, che vedono nell’articolo 12 del provvedimento la possibilità di un credito d’imposta sino al 30% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia riguardanti le strutture turistico-alberghiere. Tradotto in soldoni: si parla di un massimo di 3.500 euro per posto letto, con un limite nelle agevolazione che non supererà i 200mila euro in tre anni. La proposta del ministro è rivolta in particolare alle piccole strutture ma non si esaurisce qui. L’obiettivo da Roma è infatti incentivare l’ingresso degli albergatori nell’epoca di Internet. Ecco perché, stando sempre alla proposta di Franceschini, sarà riconosciuto un credito di imposta pari al 30 per cento per l’acquisto di siti web e programmi destinati alla prenotazione e alla vendita di camere e di servizi. Proposta, quest’ultima, annunciata anche dall’ex premier Mario Monti proprio in un’intervista al Corriere Romagna, nel febbraio del 2013. Tra le priorità, aveva detto, «c’è il credito di imposta da destinare al settore del turismo, a chi investe in strumenti tecnologici, strategie di e-commerce e promozione online». Ora quegli annunci dovrebbero diventare realtà, come si augura anche l’assessore provinciale al Turismo, Fabio Galli, spesso critico con le scelte adottate da Roma ma a questo giro certo che si tratti di una «risposta strutturale ad alcune criticità». Il motivo è presto detto: «Il decreto legge in gestazione - prosegue Galli - incide sul versante della riqualificazione delle piccole e medie strutture e della promo-commercializzazione attraverso il web, che oggi rappresentano un vulnus per il nostro territorio». In particolare il credito di imposta per le ristrutturazione, sempre secondo l’assessore provinciale, «offre una soluzione concreta ai problemi di marginalità sul mercato, contrastando effetti collaterali come il rischio degrado e i passaggi vorticosi di proprietà». Al netto della bontà dell’iniziativa, «dopo tante parole e piani strategici, si comincia a capire come sia più utile partire dal basso e non dalla cima», restano comunque ancora dei dubbi da chiarire: l’importo complessivo investito dal Governo non è noto e c’è la possibilità che - conclude Galli - in presenza di una cifra limitata, scatti il meccanismo “prende l’incentivo chi prima arriva”».