Tredicenne in coma etilico dopo una festa

Rimini

RIMINI. A preoccuparsi per primo, vedendolo respirare a fatica, semi-incosciente e con gli occhi chiusi, è stato il fratello maggiore “responsabile” di fronte ai genitori dell’uscita serale del tredicenne. Così si è rivolto a un amico che guida la macchina e hanno accompagnato il ragazzino, in preda al malore, all’ospedale di Riccione.

RIMINI. A preoccuparsi per primo, vedendolo respirare a fatica, semi-incosciente e con gli occhi chiusi, è stato il fratello maggiore “responsabile” di fronte ai genitori dell’uscita serale del tredicenne. Così si è rivolto a un amico che guida la macchina e hanno accompagnato il ragazzino, in preda al malore, all’ospedale di Riccione. E’ accaduto nella notte tra sabato e domenica e il minore, arrivato al pronto soccorso nella condizione di coma etilico, dopo una serata trascorsa in un locale (pub-dancing del Pesarese) si è ripreso qualche ora dopo grazie ai medici che l’hanno soccorso: aveva bevuto troppo, ma è stato fortunato. Sebbene i rischi per la sua salute siano stati elevatissimi, gli accertamenti hanno escluso danni gravi ed è già stato dimesso. per verificare l'esatta dinamica dei fatti ed accertare eventuali responsabilità di terze persone. Della vicenda sono stati informati inizialmente i carabinieri di Riccione anche se a verificare la dinamica dei fatti e valutare eventuali responsabilità di terze persone saranno i colleghi di Pesaro, competenti per territorio. Il tredicenne, che vive con la famiglia in una località della Valconca, assieme al fratello più grande e ad alcuni amici aveva partecipato alla serata organizzata nel locale. Evidentemente all’ingresso è passato inosservato il fatto che non avesse neppure sedici anni, ma dal locale si affrettano a escludere che qualcuno all’interno possa avergli servito delle bevande alcoliche. «Spesso i ragazzi arrivano che hanno già bevuto».

Ieri mattina, intanto, su specifica richiesta di un preside della zona della Valconca, i carabinieri della Compagnia di Riccione e del Nucleo cinofili di Bologna hanno effettuato uno dei consueti controlli tra i banchi, andando a caccia di spinelli addirittura in una scuola media della zona. Evidentemente il sospetto che girasse del “fumo” era più che fondato: due ragazzi sono stati trovati, grazie anche al fiuto dei cani antidroga, in possesso di alcuni grammi di marijuana e di cartine per il confezionamento. Colti di sorpresa non hanno fatto in tempo a sbarazzarsi della marijuana che nascondeva nella tasca dei jeans: i due ragazzini non rischiano conseguenze penali, ma sono stati comunque segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti. I comportamenti “devianti” da parte di minorenni sono in continuo aumento. Un ultimo caso ha riguardato Cattolica: i carabinieri della locale tenenza, su indicazione di un cittadino, hanno bloccato un sedicenne del posto mentre era intento a scardinare il registratore di cassa di un bar. Per lui è scattata la denuncia a piede libero. I numeri dimostrano come sia sempre più elevato il rischio per i minori di rimanere coinvolti in fatti di criminalità. Nel 2013 l’Arma riminese è intervenuta e ha proceduto per ben 948 delitti consumati ai danni di minorenni (tra furti, rapine e svariate forme di violenza) e per 124 consumati da minorenni. Le attività di prevenzione e di sensibilizzazione, anche attraverso incontri nelle scuole, sono state pressoché giornaliere. «Non abbasseremo la guardia - assicura il colonnello Luigi Grasso, comandante provinciale dei carabinieri -. Siamo sempre a disposizione per iniziative, anche congiunte, a tutela della salute e della sicurezza dei nostri giovani».

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