Come pensione le pagano due euro

Rimini

 

 

RIMINI. La pensione di aprile? Due euro. E’ rimasta allibita la signora Liliana Fanti, pensionata Inpdap, riminese di 76 anni, quando ha scoperto che per il prossimo mese dovrà tirare avanti con una moneta che non basta per comprare un chilo di pane.

L’incredibile scoperta è stata fatta ieri dal figlio Willer Dolorati che tutti i mesi si occupa di verificare l’importo della pensione.

Ma come si arriva a calcolare un simile importo. In realtà la retribuzione della signora è un po’ più elevata: 351 euro al lordo più un’indennità integrativa speciale di 767 euro e un assegno al nucleo familiare di altri 51 euro. Totale 1.169. Non una somma straordinaria ma comunque sufficiente per tirare avanti.

Così è singolare vedere come si riesca a trattenere talmente tanti soldi da azzerare sostanzialmente l’importo. Dalla somma globale bisogna infatti sottrarre: addizionale comunale 11 euro, acconto addizionale comunale 1,66 euro, conguaglio fiscale 781 euro, addizionale regionale 28 euro, cessioni con istituti finanziari 195 euro, sindacato Cgil 4 euro, Irpef netta 146 euro. Il totale, al netto delle trattenute, fa 2 euro.

«E’ una cosa vergognosa - protesta Willer Dolorati -. Mia mamma è rimasta vedova nel maggio dello scorso anno ed è bisognosa di cure e assistenza medica costante. Ieri con mia somma sorpresa ho scoperto che, senza alcun preavviso, senza possibilità di verificare la fondatezza e il merito della trattenuta né avere una dilazione che avrebbe consentito maggior respiro, questo mese le è stata applicata una trattenuta alla voce conguaglio fiscale di 781,61 euro. Così di fatto le è stata azzerata la pensione che altrimenti sarebbe stata di 974.01 euro».

A quel punto il signor Dolorati ha subito composto il numero verde dell’Inps per chiedere spiegazioni: «Non mi hanno saputo dare alcuna risposta in merito alla trattenuta, se non che molti pensionati si troveranno nella stessa situazione con particolare riferimento a chi ha ricevuto una reversibilità per il defunto consorte, poiché questo causa spesso inconvenienti contabili, regolati senza alcun contraddittorio».

«Sottolineo che la pensione di reversibilità di mia mamma è di 251 euro. Vorrei sapere secondo questi signori, a partire dal presidente Inps che certamente avrà preso per intero il suo lauto stipendio - aggiunge - di cosa potrà cibarsi mia mamma questo mese, come potrà pagare, bollette, affitto e quant’altro dopo anni di versamenti, contributi, trattenute e tasse sempre puntualmente pagate. Per fortuna ha un figlio, ma chi non ce l’ha come può tirare avanti?».

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