Rimini, ventenne lasciato si vendica postando foto osè della fidanzatina 13enne

Rimini

RIMINI. Vent’anni lui, 13 lei. Sono le età dei protagonisti della love story, su cui ha scritto definitivamente la parola fine ieri mattina il giudice Vinicio Cantarini, con la condanna del giovane, oggi 27enne, a due anni e 8 mesi di reclusione (pena sospesa), perché riconosciuto colpevole di atti sessuali con una minore di 14 anni e diffamazione aggravata. Avere una relazione sessuale completa con una ragazzina non ancora 14enne, anche se lei è consenziente, per il codice penale raffigura un reato di natura sessuale e come tale viene perseguito. La condanna, comunque, è stata più leggera rispetto a quanto era stato chiesto dal pubblico ministero Davide Ercolani che è stato anche il titolare dell’inchiesta: 4 anni. Il procedimento è stato celebrato con rito abbreviato.

Amore e odio

Tre anni. Tanto era durata la loro relazione. Un tempo considerevole se si pensa soprattutto all’età di lei. Lui, infatti, all’epoca viveva in provincia di Reggio Emilia e quindi per loro non era certo semplice incontrarsi con regolarità. I due si sono dimostrati anche molto discreti e non avevano fatto nascere in nessuno il sospetto che avessero già fatto sesso completo, quando lei era ancora 13enne. Un segreto che tale sarebbe restato se il ragazzo non avesse reagito nel peggiore dei modi alla fine della relazione. Tre settimane circa dopo la rottura, infatti, ha aperto un profilo Facebook, agorà virtuale per eccellenza dell’epoca (era il 2014) con il nome della ex, e lo ha riempito di foto in cui la ragazzina era ritratta senza veli. Immagini, racconterà poi lei nella denuncia ai carabinieri, di cui era perfettamente a conoscenza, perché scattate con il suo telefonino e poi girate successivamente al fidanzato.

Genio del crimine

La vittima è venuta a conoscenza della squallida vendetta, grazie al genio criminale del reggiano. È stato infatti lui, a informarla dell’esistenza del profilo a suo nome, consigliandole di andare a vedere il contenuto. Una immagine di lei in biancheria intima nel profilo, le ha fatto subito capire a cosa stava andando incontro. La scomparsa del profilo “hard” da un giorno all’altro, le aveva fatto accantonare l’idea di denunciare l’ex, che nel frattempo si era trasferito in un’altra nazione europea. Purtroppo per lei, però, l’ex aveva semplicemente deciso di aprirne un altro, la cui esistenza è stata comunque scoperta da alcuni amici. A questo punto la denuncia è diventato un passo obbligatorio e il racconto della love story fuorilegge è venuto a galla e a lui è costata la doppia imputazione.

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