Rimini, finta titolare di un’agenzia viaggi ruba i soldi e scappa alle Seychelles

Rimini

RIMINI. Giovane, bella presenza, parlantina fluida, perfetta conoscenza delle destinazioni più ambite per un viaggio indimenticabile. È l’identikit della 33enne, sbarcata a Rimini da Savona, per rubare i sogni di almeno due viaggiatori che volevano portare uno la compagna, l’altro la famiglia, a godersi le bellezze di altrettanti paradisi pubblicizzati sulle pagine dei cataloghi esposti nelle agenzie di viaggio. Una “ladra di sogni” il cui nome da un paio di giorni è iscritto nel registro degli indagati della procura di Rimini. L’ipotesi d’accusa: truffa. I cospicui anticipi ricevuti dai due suoi clienti che scoperto l’inganno hanno sporto denuncia alla polizia, anziché finire ai tour operator, sono finiti nelle sue tasche.

Una professionista

Cuba e Seychelles. Queste le destinazioni che la coppia di raggirati, che si sono presentati all’ufficio denunce della Questura tra la fine di dicembre e gennaio per cercare di riavere gli anticipi versati alla prenotazione della vacanza. Una mera speranza per ora. Anche perché non sono gli unici. A carico della giovane savonese, infatti, stanno emergendo numerose denunce lungo tutta Italia. Una città del Piemonte sarebbe stata la sua prossima terra di conquista.

L’amara sorpresa

Gli investigatori dell’Ufficio prevenzione generale della questura, diretti da Cristian Magliarisi, l’hanno rintracciata mentre stava aprendo la sua nuova falsa agenzia. La 33enne, infatti, in ogni località dove ha agito ha aperto una sede. A Rimini aveva scelto dei locali in via di Mezzo, da dove ha fatto perdere le tracce quando i primi due truffati hanno iniziato a mangiare la foglia: non riuscendo ad aver risposte sui viaggi, si sono rivolti ai tour operator, da cui hanno ricevuto l’amara sorpresa. La loro agente non aveva mai versato i 5mila euro anticipati per il viaggio a Cuba ed i 3.800 per quello alle Seychelles. Così anche loro, dopo vari solleciti, non vedendo arrivare il bonifico necessario per la prenotazione dei viaggi aerei, avevano cancellato la prenotazione. Fino a questo momento sono gli unici due truffati che hanno sporto denuncia. È ipotizzabile che le vittime, proprio per il “teatro” messo in scena dalla savonese, siano molti di più. Aprire un’agenzia di viaggio, seppur fantasma, costa soldi per l’affitto dei locali, gli allestimenti e quant’altro. E non bastano 8.800 euro per giustificarne il rischio d’impresa.

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