Maxi sequestro di pesce "dopato"

Rimini

RIMINI. Centottanta casse di alici e sardine, in apparenza fresche ma in realtà pescate da giorni, del peso complessivo di 1500 chili, sono state sequestrate dai carabinieri di Rimini l’altra mattina nell’ambito di un'attività di controllo sui pescherecci  in arrivo al porto. In quattro nei guai tra comandanti e armatori. I militari della motovedetta e della stazione di via Destra del porto hanno sorpreso il personale di bordo di tre pescherecci (la verifica ha riguardato sei imbarcazioni) mentre, ancora sul molo del porto, bagnavano il pescato con una sostanza che, all’esito delle analisi, è risultata essere un mix tra acqua marina e acqua ossigenata arricchita a sua volta, con ogni probabilità, da un addittivo non commerciabile in Italia, di provenienza spagnola. «Un’alterazione di per sé non nociva per la salute - come spiega Milena Libretto, dirigente dell’unità operativa igiene degli alimenti dell’ausl - ma che riesce a far sembrare il pesce come appena pescato».

La sostanza, di per sè, non presenta particolari rischi di tossicità, ed è anche piuttosto difficile da reperire nel pesce trattato, poiché a contatto con acqua e ghiaccio si dissolve nei suoi componenti. Il rischio per il consumatore è però indiretto. All’apparente freschezza e lucentezza, infatti, non corrisponde il reale stato della “polpa” interna, che potrebbe essere deteriorata e già in stato di decomposizione. L’istamina, una sostanza prodotta ai processi di degradazione del pesce, non si distrugge né con il congelamento né con la cottura e può produrre allergie e reazioni anafilattiche. rappresenta, inoltre, un rischio, per le persone affette da disfunzioni cardiache. Carabinieri e ausl invitano i consumatori a non farsi ingannare: «rivolgendosi a rivenditori di fiducia, diffidare dal pesce troppo economico e dei prodotti che vengono presentati immersi in soluzioni particolarmente acquose con del ghiaccio all’interno di cassette di polistirolo: se fossero freschi non ne avrebbero bisogno». Acqua ossigenata e additivi non nascondono però l’odore del pesce non fresco né riescono ad attenuare il progressivo affossamento dell’occhio dell’animale legato al degrado.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui