"Progetto Campus", il Comune va avanti
Il fatto. Una settimana fa, il consigliere comunale Carla Franchini (M5S) - d’accordo con il vice sindaco Gloria Lisi - aveva presentato in commissione un proprio progetto dedicato alla scuola. In particolare ai ragazzi che frequentano le medie, una sorta di terra di mezzo in cui non si è né piccoli né grandi: lo studio è obbligatorio, i genitori lavorano, da soli non possono essere lasciati, ma il tempo pieno in pratica non esiste. Allora? Ecco il Progetto Campus.
La novità. L’idea della Franchini è semplice, il ragazzo fa a scuola quello che fa a casa: mangia, studia e coltiva le sue passioni (sport, musica, arte: ad esempio). Quindi? Il Comune mette a disposizione le strutture e paga le utenze, un privato (individuato tramite bando) tutto il resto. La famiglia copre la retta. A titolo di esempio sono indicate tre quote settimanali: 40 euro (pasto), 61 (pasto e compiti), 67 (pasto, compiti e attività). Cinque giorni alla settimana, dalle 13 alle 18. Ognuno può scegliere quanto, come e se restare.
Ok. Giovedì notte il consiglio comunale ha approvato (16 sì e 4 astenuti) la delibera di Carla Franchini che va nella direzione del Campus. Viene quindi convocato un tavolo fra Comune e dirigenti scolastici per studiare come allungare il tempo scolastico. Quindi viene inviato un questionario ai genitori interessati per capire sia le esigenze delle famiglie sia il gradimento del Progetto Campus. Allo stesso tempo, sulla base dell’interesse manifestato, il Comune mette mano a uno studio di fattibilità da presentare in aula.