Rimini, continua a incassare la pensione della suocera morta, denunciati la figlia e il genero

Rimini

RIMINI. Continua a incassare per anni la pensione della suocera morta, denunciato 49enne di Rimini. E’ quanto scoperto dalla Guardia di finanza che ha accertato la condotta fraudolenta di un uomo che dal 2011 al 2016 ha continuato ad percepire la rendita sociale e l’indennità di accompagnamento della donna, di nazionalità argentina, nonostante l'anziana fosse già deceduta il 2 aprile di sette anni fa, cagionando un danno all’Inps per complessivi 72mila euro. Per tale condotta il riminese è stato denunciato all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di truffa aggravata e indebita percezione di erogazioni pubbliche in danno dello Stato.

Il soggetto, invitato dai finanzieri a fornire informazioni sul conto della suocera convivente, risultata più volte assente ai controlli nella propria residenza, dapprima riferiva che la stessa aveva fatto ritorno in Argentina da circa un anno, per poi successivamente ritrattare dichiarando che la donna era deceduta in Argentina nel maggio del 2016. Ma tramite le autorità sudamericane veniva acquisito il certificato di morte della donna dal quale risultava che il decesso era avvenuto anni prima e non alla data dichiarata dal genero.

Le successive indagini finanziare, relative al conto corrente bancario intestato alla donna deceduta in cui venivano accreditati gli importi dei trattamenti da parte dell'Inps, hanno permesso di accertare che l’indagato era delegato ad operare sul conto e che nel periodo dal giorno della morte al 10 giugno 2016, data di accreditamento dell’ultima pensione, aveva distratto tutte le somme versate dall’Inps girandone gran parte su un altro conto cointestato con la moglie, anch’essa denunciata per gli stessi reati.

La condotta degli indagati è stata caratterizzata oltre che dal silenzio (omessa comunicazione all'Inps del decesso), inducendo in errore l'istituto di previdenza che ha continuato ad erogare gli importi dei trattamenti pensionistici, anche da false dichiarazioni innanzi a militari della Finanza di Rimini per ben due volte, nascondendo il decesso dell’anziana signora e poi indicando una data diversa. L’Inps ha attivato le procedure per recuperare quanto indebitamente versato. All’esito delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Stefano Celli, le Fiamme gialle hanno dato recentemente esecuzione al provvedimento di sequestro patrimoniale emesso dal gip del Tribunale di Rimini, vincolando due autovetture e i saldi attivi dei conti correnti intestati o comunque riconducibili agli indagati.

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