Contrasto al crimine organizzato: sequestro da 130mila euro a Rimini

Rimini

RIMINI. Prosegue incessante l’attività investigativa del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini nel settore delle indagini economico-patrimoniali finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati da soggetti contigui alla criminalità organizzata ed economica. Sotto il mirino dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini questa volta è finito un 36enne, originario di Bari, ma da alcuni anni residente a Rimini, già gravato per 2 anni dalla misura di prevenzione della “sorveglianza speciale di pubblica sicurezza”, poiché ritenuto contiguo al clan degli “Strisciuglio” di Bari. Secondo le vigenti norme in materia di prevenzione antimafia, l'uomo – in quanto soggetto socialmente pericoloso - avrebbe dovuto comunicare, per 10 anni dalla decorrenza del provvedimento di prevenzione suddetto, alla Guardia di Finanza del luogo di abituale dimora tutte le variazioni nell'entità e nella composizione del patrimonio superiori a 10 mila euro; tuttavia le indagini svolte dalle Fiamme Gialle riminesi, anche mediante l’utilizzo delle banche dati a disposizione, hanno condotto a rilevare che il 36enne nel periodo tra il 2008 e il 2012, pur tra l’altro avendo dichiarato esigui redditi al fisco, aveva movimentato, senza formalizzare la prevista comunicazione, capitali per circa 130 mila euro, verosimilmente frutto di attività illecite.

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