Giada morta nel sonno come Astori, l'autopsia dirà cosa ha ucciso l'ex pattinatrice di Rimini

Rimini

RIMINI. Sarà l’autopsia amministrativa, disposta dall’Ausl di Rimini per lunedì, ad accertare la patologia che ha portato alla morte Giada Dall’Acqua, la mamma ventottenne ed ex atleta azzurra di pattinaggio deceduta nel sonno. Si era messa a dormire dopo pranzo e non si è più svegliata. Una tragedia che ricorda quella accaduta sette mesi fa a Davide Astori, il calciatore della Fiorentina, per la giovane età e per la vita da atleta.

Il dolore

Incredulità e dolore si percepiscono a San Giovanni in Marignano, ma anche in rete attraverso le accorate parole, scritte o raccontate, di chi ha appreso della morte e non riesce a farsene una ragione. «Non è possibile». Il pensiero va alle tante persone che ha lasciato e che ora la stanno piangendo. Ai suoi cari, a Thomas, che da poche settimana era diventato suo marito, e alla loro bambina.

Solare e amante dello sport

Chi la conosce, ricorda che Giada è sempre stata una ragazza solare ed amante dello sport. Il pattinaggio a rotelle la sua specialità. Uno sport dove ha brillato, raggiungendo anche il traguardo nella Nazionale, gareggiando nelle specialità Solo Dance e Coppia Danza. Quando poi ha dovuto lasciare il mondo dell’agonismo, la sua esperienza è continuata come istruttrice a Misano Adriatico, la sua città Natale. Proprio la società sportiva in cui insegnava, la Pietas Julia Pattinaggio, ieri ha condiviso tutta l’incredulità per quanto accaduto «è successa una inspiegabile, immane tragedia che ha colpito non solo la sua famiglia, ma tutti noi. Giada è stata prima atleta, dall’età di 4 anni, poi allenatrice della nostra Società, fino a ieri quando è venuta a mancare improvvisamente all’età di 28 anni. Lascia la mamma, il marito e la figlia di un anno e mezzo insieme a tutti noi che siamo stati per lei la “famiglia a rotelle” con cui condividere la sua grande passione per il pattinaggio». Annunciando contemporaneamente la volontà di partecipare alla cerimonia funebre in forma ufficiale, con la squadra. Un post che ha raccolto decine di condivisioni e centinaia di commenti che si aggiungono a tutti quelli che ancora in queste ore stanno dimostrando la loro vicinanza alla ragazza e alla famiglia. Un abbraccio enorme, fatto di poche frasi, di fotografie scattate insieme, di piccoli ricordi condivisi in questo momento di incredulità e dolore.

Lunedì, come si è detto, l’Ausl, si occuperà di fare l’autopsia, nel tentativo di dare ai parenti della giovane una spiegazione sulle cause della morte. Una spiegazione che potrà rivelarsi utile anche ad altri affetti da eventuali patologie che possono essere di natura elettrica, di natura strutturale e da anomalie coronariche. Nella popolazione giovanile si rilevano ben mille decessi l’anno per morte cardiaca improvvisa (ammesso che l’origine del malore sia da ricercarsi nel cuore della vittima, come è probabile). Le esequie si svolgeranno a Misano, probabilmente nella giornata di martedì. Lunedì sera invece dovrebbe svolgersi il rosario.

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