Nuova aggressione al pronto soccorso di Rimini, paziente in attesa ferisce un vigilante

L’aggressore è stato sottoposto a un accertamento sanitario obbligatorio, trasferito all’ospedale di Forlì, e denunciato per lesioni a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Il ragazzo, arrivato al mattino in preda a uno stato di agitazione probabilmente indotto dall’assunzione di qualche sostanza (droghe o farmaci), a metà pomeriggio doveva ancora completare gli accertamenti. A un certo punto, verso le 17, si è spazientito e ha insistito per raggiungere la corsia «perché la caposala deve consegnarmi un pacco». La guardia giurata ha cercato di farlo ragionare e per tutta risposta è stato aggredito. L’ennesimo episodio di violenza ripropone il problema della sicurezza di chi lavora nei Pronto soccorso. Aggressioni fisiche e verbali si ripropongono periodicamente. Da parte dei sindacati si è più volte levata la voce perché si aumentino personale, vigilanza (nel pomeriggio resta soltanto una guardia giurata a presidiare il reparto), ma anche l’avvio di una campagna di sicurezza nei confronti degli operatori sanitari. Alla rabbia dei cittadini costretti, in certe situazioni, a lunghe attese, si aggiungono i pazienti resi aggressivi dall’abuso di sostanze o in preda a patologie psichiatriche.