Topi dentro al tribunale di Rimini, personale giudiziario in allarme

Rimini

RIMINI. Tornano i topi in tribunale: tracce dei loro escrementi si trovano ormai dovunque, specie al piano interrato dove si trovano le aule e alla riapertura dopo ferragosto c’era da mettersi le mani nei capelli. È quello che hanno fatto le addette alle pulizie alle quali non si può chiedere di certo la necessaria opera di derattizzazione. Il personale giudiziario è però in allarme e si sta organizzando per affrontare il problema: un’emergenza irrisolta frutto delle carenze progettuali di una struttura relativamente nuova eppure da tempo alle prese con infiltrazioni di acqua, fenomeni di umidità e condensa nei sotterranei, e periodiche infestazioni di animali (meno di due anni fa si dovette procedere alla “sverminazione” per eliminare i millepiedi). Per la verità un bestiario di ogni genere anima da sempre gli uffici dei palazzi di giustizia di mezza Italia: “talpe”, “corvi” e “cimici” (a Rimini si è visto in passato anche un cane al guinzaglio nell’ufficio di un sostituto procuratore con tanto di scodella per l’acqua). Chi lavora in tribunale, però, non ha nessuna voglia di scherzarci su, anche comprensibilmente. La richiesta unanime è adottare al più presto dei provvedimenti a tutela della salute degli operatori della giustizia, senza dover ricorrere, come due anni e mezzo fa, a piazzare trappole artigianali e un po’ crudeli nei corridoi. I caratteristici escrementi trovati e ovunque e certi fascicoli affastellati smangiucchiati non lasciano dormire sonni tranquilli.

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