Genitori divisi anche sui vaccini al figlio. Decide il tribunale di Rimini: «Si fanno»
Uno dei motivi di scontro riguardava infatti proprio l’opportunità della profilassi. La madre non voleva che gli fossero somministrati i vaccini, il padre invece sì. Il risultato, finora, è che il piccolo non ha mai conosciuto iniezioni né ambulatori.
L’uomo si è quindi rivolto all’avvocato Michela Zaccagni che ha presentato l’istanza, accolta nell’ultimo verbale di udienza.
Il giudice impone che il figlio sia «sottoposto a vaccinazione secondo l’obbligo di legge senza necessità di ulteriore consenso dei genitori». La decisione tende ad assicurare la massima tutela alla salute del minore, che non è affetto da alcuna patologia. In ogni caso l’ordinanza indica come riferimento il pediatra di base che valuterà attraverso eventuali indagini cliniche se ricorrano o meno ragioni di esenzione e quindi indicherà ai genitori i tempi e le modalità delle vaccinazioni.
Il ricorso del padre riguardava l’autorizzazione a quelle obbligatorie in vista dell’iscrizione del piccolo alla scuola per l’infanzia. A suo avviso il rifiuto del consenso da parte della donna rappresentava un inadempimento degli obblighi connessi alla stessa responsabilità genitoriale e poteva risultare potenzialmente pericoloso per la salute del piccolo. Inoltre, la decisione della donna costituiva, secondo il padre, una violazione della legge sulle vaccinazioni obbligatorie. Obbligo che non è da considerarsi “decaduto” neppure con il discusso voto al Senato di venerdì scorso con il quale la maggioranza, attraverso un emendamento, si limita a sospendere fino al 2019-2020 una della sanzioni previste (impedire l’accesso dei bimbi non vaccinati ad asili nido e scuole materne) in caso di mancata presentazione delle certificazioni richieste.
Il pediatra coinvolto nella vicenda in questione ha già in mano il provvedimento: spetterà a lui convocare i genitori e stilare il calendario per l’esavalente. La madre non potrà più opporsi senza incorrere in conseguenze. Dalla comunità scientifica, in un dibattito che sempre spesso prende derive ideologico-politiche, si leva l’allarme contro la disaffezione verso i vaccini paventando il possibile ritorno di pericolose malattie considerate scomparse da tempo.