Gli avvocati di Tavares: «Stop alla giustizia-spettacolo in tv: Gessica eviti di parlare di lui»

Rimini

RIMINI. Solo qualche giorno fa Gessica Notaro, sempre più protagonista nel programma di Raiuno “Ballando con le stelle” condotto da Milly Carlucci, si domandava - a beneficio di telecamera - durante le prove con il suo compagno in pista Stefano Oradei, se l’«innominabile» la stesse «guardando dal carcere». Si riferiva, evidentemente, a Edson Tavares, l’ex fidanzato condannato per averle gettato dell’acido sfregiandole il viso. La risposta al suo dubbio arriva attraverso i difensori del capoverdiano, avvocati Riccardo Luzi e Alessandro Pinzari, convinti del fatto che le «esternazioni pubbliche e mediatiche» della donna possano pregiudicare i diritti del loro assistito e influenzare opinione pubblica e giudici. «Non si arriverà certo a chiedere la sua estromissione dalla trasmissione - mettono nero su bianco i due legali -ma risulta evidente che i diritti processuali e inviolabili dell’individuo, quale è il Tavares, sono di rango notevolmente superiore a quelli dell’audience televisiva o della notorietà personale». Una polemica nel nome del detenuto al quale in qualche modo gli avvocati intendono dare voce vista la sua impossibilità di replicare «attraverso gli stessi mezzi alle continue dichiarazioni della signora Notaro». Non è la pretesa di limitare la libertà di espressione altrui, spiegano, ma il tentativo di impedire che la «divulgazione effettuata attraverso trasmissioni televisive sui canali pubblici» interferisca con la vicenda processuale.

«Si evidenzia infatti - scrivono gli avvocati Luzi e Panzeri - che a oggi i procedimenti penali non sono affatto definiti e gli esiti parziali sono tutt’altro che chiarificatori della vicenda, tanto che sono pendenti ben due giudizi in grado di appello, ancora da celebrare». Tavares è stato condannato in primo grado sia per lo sfregio (dieci anni in abbreviato) sia per lo stalking (otto anni), ma come qualsiasi cittadino va considerato innocente fino alla sentenza definitiva. I difensori “vedono” nelle esternazioni televisive di Gessica la volontà di «determinare un coinvolgimento emotivo pubblico e un naturale influenzamento giudiziario» oltre che una disparità di espressione riguardo alle rispettive tesi. «La signora Notaro - è uno dei passaggi che potrebbe fare discutere - dovrebbe apprezzare le sue nuove e meritate opportunità professionali evitando la commistione tra spettacolo e vicenda giudiziaria». Si mostrano, inoltre, risentiti di «gesti al limite del buon gusto, come quello recente “dell’ombrello”, esibito durante una delle puntate». Il riferimento è all’espressione, accompagnata dal movimento delle braccia, rivolta dagli schermi della trasmissione al solito convitato di pietra dietro le sbarre: «Tu volevi farmi chiudere in casa? Ciapa l’ombrela».

La tesi dell’avvocato Luzi, espressa anche durante i processi e ribadita nei motivi di appello, è che proprio a causa dei media Tavares non abbia goduto di un trattamento equo, è alla ricerca di ulteriori spunti investigativi favorevoli all’imputato, e assieme al collega invita tutti, spettatori compresi, a ricordare che una sentenza di primo grado non permette di affermare con certezza chi sia il responsabile». Secondo i legali di Gessica, avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi, le parole dei colleghi non sembrano particolarmente «rispettose né dell’intelligenza degli spettatori» di una trasmissione di intrattenimento,«né dell’autonomia dei giudici», ma non intendono alimentare alcuna polemica sulla questione. «Piuttosto preferirei citare il principe De Curtis, in arte Totò: Ma mi faccia il piacere...», chiosa con ironia l’avvocato Fiorenzo Alessi.

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