Blitz nell'allevamento lager, liberi 12 cani abbandonati tra urine e feci
MISANO. Un blitz nel canile dell’orrore, dove gli animali erano abbandonati tra le loro feci e urine, in mezzo a spuntoni arrugginiti e alcuni di loro lasciati malati e senza cure. Così è stato scoperto nella mattinata di sabato, un terreno agricolo in zona Misano Cella adibito a luogo di allevamento e custodia nel quale erano tenuti in pessime condizioni, undici cani di razza cocker e un terranova. Sul posto è stato organizzato a sorpresa un intervento congiunto che ha visto un ingente spiegamento di persone: una squadra del Corpo intercomunale di polizia municipale del presidio di Misano Adriatico; il nucleo di polizia giudiziaria delle guardie ecozoofile di Fare ambiente di Rimini; la sezione; l’Unità anti infortunistica dell’Ausl. Si è trattato di una operazione arrivata al termine di un lungo lavoro durato mesi, fatto di appostamenti. «Durante il sopralluogo - spiegano dal Comando della polizia municipale - si poteva accertare che non tutti gli animali erano regolarmente registrati: i luoghi in cui erano detenuti i cani erano fatiscenti e pregiudizievoli per il loro stato di salute tant’è che uno dei cani a seguito di visita veterinaria, è risultato gravemente malato». Non solo. L’intera situazione è sembrata a rischio: «I cani erano tenuti all’interno di un terreno delimitato con recinzione non idonea e pericolosa perché presentava parti acuminate e arrugginite». Tutti e dodici gli animali avevano poi il pelo imbrattato «di fango, feci e urine; alcuni di questi avevano evidenti patologie agli occhi a causa della mancanza di prestazioni sanitarie veterinarie specifiche». Anche le cucce erano «sporche maleodoranti e non conformi alle normative, prive di rialzi e composte da materiali non lavabili e disinfettabili». I cani sono stati sequestrati e affidati al canile di Vallecchio di Montescudo. Invece, accertati i fatti è stata informata l’Autorità giudiziaria, sono stati sequestrati i cani ed è stata denunciata per il reato di maltrattamento di animali la responsabile, una 29enne residente a Misano.