«Con Stecca c'era solo un'amicizia»

Rimini

RIMINI. «Con Loris stecca c'era solo una grande amicizia ma non una relazione sentimentale». Lo ha spiegato Roberta Cester, la 49enne accoltellata dall'ex pugile riminese. La donna, colpita da un fendente venerdì scorso , è stata ascoltata dagli inquirenti ieri: ha formalizzato la denuncia in cui ha raccontato, alla presenza del suo legale Marco Ditroia, la propria versione dei fatti. A spiegarlo è stato l'avvocato, che ribadisce come la sua assistita stia capendo «solo ora del rischio che ha corso: oltre al taglio della coltellata, si ritrova con un altro taglio in pancia di diversi centimetri che i medici le hanno dovuto fare per capire se gli organi erano stati danneggiati». Il legale precisa anche che la sua assistita nega che ci sia stata mai una relazione con Stecca, «solo una forte amicizia ma mai niente di più». Insomma, la Cester - 30 giorni di prognosi per lei - nega assolutamente che il movente della coltellata possa essere scaturita dalla esasperazione di Stecca perché perseguitato da lei, una volta respinta. Alla base del gesto, sempre secondo le ipotesi dalla donna, potrebbe esserci «l’incomprensione di fondo da parte di Loris Stecca sulla sua posizione all’interno della palestra: era un socio al 4 per cento e non un dipendente - spiega Ditroia -, i 1.500 euro che gli sono stati dati fino all’ultimo mese, come dimostrano i documenti, erano un anticipo che la Cester gli concedeva in attesa dei dividendi della società». Oggi Stecca, che deve difendersi dall’accusa di tentato omicidio, sarà sentito dal giudice Sonia Pasini.

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