Ruba l'auto dei vigili e la butta nel dirupo

Rimini

RIMINI. Aveva rubato un’auto di servizio della polizia municipale di Novafeltria e, una volta arrivato in località Collina di Talamello, l’aveva spinta in un precipizio. A quasi quattro anni dai fatti il presunto responsabile è stato individuato: avrebbe agito per vendetta, perché stufo di subire multe.

L’episodio risale al 24 giugno 2010, ma evidentemente non era stato dimenticato da chi di dovere. Con l’accusa di furto e danneggiamento è stato infatti denunciato a piede libero un 27enne di Talamello che però nega ogni addebito. A metterlo nei guai è stata la perquisizione effettuata quasi un anno fa nell’abitazione di un suo amico di Sartiano, nell’ambito di un’indagine che non lo riguarda e di tutt’altro genere. I carabinieri non trovarono quello che cercavano, ma da un cassetto spuntò fuori la brutta copia di una denuncia, mai presentata, nella quale si indicava nel 27enne l’autore della singolare beffa ai vigili di Novafeltria. «E’ stato lui a raccontarmi quello che aveva fatto - disse l’autore ai militari - e inizialmente avevo pensato di andarlo a dire in caserma, così ho buttato giù qualcosa, poi però ho cambiato idea». A partire dal casuale ritrovamento della lettera il pm riminese Davide Ercolani ha ridato fiato all’inchiesta che nel frattempo era stata trasferita dalla procura di Pesaro, all’epoca competente per territorio, a quella di Rimini. Nei mesi successivi una seconda perquisizione, senza esito, ha riguardato il presunto autore del furto che ha così appreso dell’esistenza di un’indagine nei suoi confronti, adesso vicina alla conclusione.

Furono gli stessi agenti di Novafeltria, la mattina dopo il furto, ad accorgersi che dal deposito comunale di via Fiume mancava una delle macchine, una Fiat Punto, immatricolata appena sei mesi prima. Nel frattempo a Talamello qualcuno aveva già notato l’auto nel burrone e allertato i carabinieri di Novafeltria, ipotizzando un incidente. Ben presto venne a galla un’altra verità: il ladro aveva forzato il portone del deposito degli automezzi, e hanno portato via la Punto (le chiavi erano rimaste inserite nel quadro d’accensione). Poi si era diretto a Talamello e aveva spinto nel burrone intenzionalmente la vettura. L’auto, completamente distrutta, venne recuperata qualche ora dopo. Il danno fu valutato in circa 18mila euro: al valore della Punto si aggiunse lo sfregio a una seconda auto dei vigili all’interno del deposito. Nella denuncia “dimenticata” dall’amico si fa riferimento anche al presunto movente: una vendetta per le multe subite.

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