Biotti, da 80 anni la profumeria che rende inclusiva l'esclusività

Rimini

RIMINI. Ha dieci anni più della Ferrari, ottanta contro i settanta dell’auto più famosa al mondo. E per un’attività commerciale nel centro della Rimini che ha attraversato fascismo, guerra e ricostruzione, il turismo di massa e oggi la crisi, è un record non da poco.

È la Profumeria Biotti di piazza Tre Martiri 27, il tempio romagnolo della bellezza dal lontano 1937. Ma la gloriosa storia, i decenni di successi, sono il meno. Qui parliamo di tre generazioni di profumieri che da prima dell’ultimo conflitto mondiale lanciano marchi e prodotti esclusivi in largo anticipo sui tempi, insegnando letteralmente ai riminesi e ai tanti turisti e forestieri – che vengono appositamente da tutta Italia e anche dall’estero – semplicemente come essere più belli. Che non vuol dire solo come sapersi truccare; o quale profumo scegliere a seconda del proprio stile; o quale è la crema più adatta al nostro tipo di pelle. Significa comunicare un’idea del bello che non è fine a se stessa, ma che riesce a coordinare la nostra personalità interiore con il nostro aspetto esteriore. Perché, come dice spesso la titolare Alice Cesaretti, «l’estetica è etica!».

Tre generazioni

Insieme al cugino Riccardo Cesaretti, Alice ha raccolto il testimone lasciatole da sua madre Lidiana Bezzi e dallo zio Tristano Cesaretti, che a loro volta l’avevano ricevuto da Anita Biotti, la fondatrice e capostipite. Maestra elementare a inizio ’900, quando l’Italia stagnava ancora nell’analfabetismo, Anita si lanciò nel commercio in piena autarchia, con la prima bottega in cui si vendeva un po’ di tutto.

Poi, dopo la guerra, suo figlio Sergio (autore dell’originale logo dell’attività, oltreché rimpianto insegnante e musicologo) sposò Lidiana Bezzi. Alla prematura dipartita del marito negli anni 70, fu proprio lei ad affiancare il cognato Tristano: insieme portarono negli anni l’azienda di famiglia a nuove e più grandi affermazioni.

La signora Biotti

L’allora giovane Lidiana – oggi splendida 87enne – divenne presto per tutta Rimini la “signora Biotti” e il suo negozio prese a essere frequentato da tutti i maggiorenti della città, dagli imprenditori ai manager agli amministratori pubblici, ma anche da artisti e intellettuali di ogni tipo e da semplici cittadini: tutti accolti con la stessa eleganza e cortesia. Un vero salotto cittadino dove sentirsi a proprio agio e poter discutere liberamente anche di politica o economia. Biotti divenne così la “casa” di tutti coloro che cercavano non solo un prodotto di bellezza ma anche la bellezza degli incontri veri, cordiali e profondi. In due parole, l’esclusività inclusiva.

Al top del commercio

Un approccio colto, positivo e propositivo al commercio, portato al top da Riccardo e Alice Cesaretti, che ormai da oltre 25 anni conoscono il modo per farvi sentire unici. Stimatissima e conosciuta da tutti i più grandi intenditori italiani di creme e profumi, Alice riesce a “sentire” molto in anticipo rispetto alla concorrenza, cosa andrà di moda e cosa no. I due cugini Cesaretti scoprono e lanciano produttori e prodotti ai quali i loro colleghi arrivano in media una o due stagioni più tardi.

Alice, che da quest’anno firma la sua rubrica di bellezza su “Extra” (settimanale estivo del Corriere Romagna), dispensa ai suoi clienti, sia di persona che sui giornali, consigli preziosissimi. Inoltre Biotti porta regolarmente in azienda i più bravi visagisti e make up artist delle grandi case che fanno a gara per ritagliarsi un “corner” nel negozio.

Così, praticamente ogni settimana, chi vuole può provare gratuitamente i migliori prodotti uscendo dal negozio con un rinnovato look da “prima alla Scala”. Grazie anche alle preziose collaboratrici Alessandra Bernardi e Martina Fabbri, da Biotti si parlano le lingue, dall’inglese al russo al cinese. Un angolo internazionale nella spesso troppo provinciale Rimini.

L’e-commerce

Ma c’è di più: convinta assertrice dell’e-commerce («è il futuro – dice – anzi, è già il presente»), Alice si muove online con grande perizia sui maggiori social, da Facebook a Instagram, postando videomessaggi e segnalazioni fotografiche delle ultime novità delle aziende cosmetiche. E dialoga costantemente con clienti e produttori segnalando e recependo da loro cosa va per la maggiore e cosa non va.

Il messaggio

Pur dibattendosi nelle difficoltà di tutti quelli che oggi continuano con coraggio e onestà a fare commercio ad alto livello, Biotti resta un punto fermo della città e dei suoi abitanti. Un patrimonio, come pochi altri a Rimini, che andrebbe salvaguardato.

Il messaggio che lanciano i titolari è chiaro: «Non basta rifare il teatro Galli e il Fulgor per rivitalizzare il centro storico. Bisogna sostenere le attività economiche con una politica che sia realmente dalla parte degli imprenditori commerciali, dagli affitti alle agevolazioni fiscali ai parcheggi. È un bel po’ che aspettiamo: quanto manca ancora?».

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