Scontro sul tatuaggio Bastianini rientra nella polizia

Tra i motivi addotti, la presenza del tatuaggio - Bastianini ha il suo numero di carena, il 33, un alieno e una navicella spaziale - che secondo i ricorrenti «costituisce causa di inidoneità ai sensi dell'articolo 3 del decreto ministeriale 198/2003», ovvero quello che determina i requisiti di idoneità fisica e psichica per i candidati ai concorsi pubblici per l'accesso ai ruoli degli agenti ed assistenti. L’estroso centauro riminese, che nel 2015 si era tinto biondo platino nella sua prima vittoria in Moto 3, avvenuta a Misano, e che quest’anno ha il Ponte Tiberio disegnato sul suo casco, non aveva gradito e aveva chiarito di essere «molto deluso per quello che è accaduto».
Ma il 2 gennaio scorso il pilota ha dovuto restituire il tesserino di poliziotto, proprio sulla scorta della sentenza. Che però nel frattempo è stata impugnata davanti al Consiglio di Stato dal legale di Bastianini, Leonardo Bernardini. E ieri è arrivato il “ribaltone”: il verdetto dello scorso autunno è stato sospeso perché «occorre dare prevalenza all’interesse pubblico del mantenimento della copertura del posto, in base alla graduatoria». Ora il pilota manterrà la divisa da poliziotto, almeno fino al primo trimestre del 2018, periodo in cui è stata fissata l’ulteriore udienza, in cui si discuterà nel merito della vicenda. E in cui Bastianini si augura di tagliare il traguardo da vincitore.