Dal 12 agosto documenti solo in digitale

Rimini

RIMINI. Le risme di carta saranno presto al bando in Comune. Per Palazzo Garampi, venerdì 12 agosto rappresenta infatti la scadenza fissata dal Dpcm del 13 novembre 2014 da cui decorre l’obbligo di avviare i processi di digitalizzazione di tutti documenti amministrativi. Dovrà dunque cominciare a formare tutta la documentazione esclusivamente in digitale, «rendendo così più efficiente e veloce la macchina amministrativa e migliorando i servizi al cittadino, agevolando l’accesso alle pratiche».

Si tratta, precisano dall’amministrazione, dell’ultima fase del processo di digitalizzazione completa dei documenti e rappresenterà il completamento di un percorso gestito nel corso del tempo, che ha già recepito la normativa adeguando le procedure di gestione documentale alle nuove disposizioni.

«Una priorità» sottolinea l’assessore all’innovazione digitale Eugenia Rossi di Schio. Il percorso è già stato messo in piedi negli ultimi anni e ora «l’obiettivo, ambizioso ma indifferibile, è quello di azzerare la distanza tra i cittadini e la pubblica amministrazione, dando a tutti la possibilità di avere a portata di mano e in tempo reale i documenti e le pratiche di cui necessitano».

Già nel 2015 rispetto al 2014, gli uffici comunali hanno avviato una contrazione nel consumo di carta, in seguito alle innovazioni e a una maggiore attenzione allo spreco: dalle circa 11.365 risme di carta utilizzate nel 2014, di cui 2.910 riciclata, nel 2015 si è passati a 10.284, di cui 2.592 di carta riciclata.

Così se nel 2014, per pratiche e documenti è stata usata una quantità di fogli pari a circa 362 metri in altezza di risme una sopra l’altra (e pari a 46 alberi); nel 2015 l’altezza era 291 metri (37 alberi). E la spesa per la carta annualmente si aggira tra i 26 e i 29mila euro.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui