Scappa nudo da casa della fidanzata per sfuggire all'aggressione

Rimini

RIMINI. Nudo, con la faccia tumefatta e gonfia come una zampogna, una ferita sanguinante alla schiena. Così è stato soccorso da una sconosciuta, nel tardo pomeriggio di domenica a due passi dalla Marecchiese, un 49enne in fuga dall’abitazione della fidanzata dove hanno fatto irruzione il figlio della donna e l’ex marito.

Ora il ferito è ricoverato nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Infermi con una prognosi di 30 giorni. Al pronto soccorso, nonostante le percosse, non ha fatto invece ricorso l’amata. Gli aggressori, rispettivamente di 20 e 41 anni, invece, sono stati indagati a piede libero dalla squadra mobile per lesioni aggravate in concorso.

La giornata da incubo dell’uomo venuto a vivere a Rimini da diversi anni, è iniziata molto prima della mezzanotte e mezza quando il personale di guardia al pronto soccorso, così come previsto dalla legge, ha avvertito il funzionario di turno in questura di avere preso in carico e di aver medicato un uomo con una presumibile ferita da arma da taglio; in un secondo tempo sarà accertato che l’ex marito impugnava non un coltello ma un punteruolo. Il feritore non ha avuto problemi a fare irruzione nell’appartamento della madre di suo figlio: il ragazzo, infatti, vive con la donna.

Se si è trattato di un raid pianificato, lo diranno le indagini degli investigatori di corso d’Augusto. Quel che è certo è che quando la coppia ha fatto irruzione nell’appartamento, i due fidanzati erano già ben oltre le effusioni preliminari e dal divano erano passati in camera da letto. Come due furie figlio ed ex marito si sono scagliati sul nuovo compagno della donna, che è stato colto di sorpresa perchè dava le spalle alla porta.

Nonostante la “coltellata” alla schiena e la successiva gragnuola di pugni e calci con cui è stato travolto, è riuscito a liberarsi dalla messa all’angolo, a raggiungere la porta e si è precipitato in strada, completamente nudo dove, come detto, ha trovato aiuto da una donna di passaggio che, anzichè allontanarsi impaurita davanti all’uomo ferito e terrorizzato, si è fermata, l’ha caricato in auto e di corsa lo ha portato all’Infermi.

Qui, 30 minuti dopo la mezzanotte, il 49enne ha raccontato l’incredibile vicenda di cui era stato vittima all’equipaggio dell’ufficio Prevenzione generale Soccorso pubblico della Questura.

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