Paolo Gasponi se ne va a 81 anni

Rimini

RIMINI. Era sempre lì, Paolo Gasponi.

Al suo posto, dietro la panchina dei Crabs, in mezzo ai ragazzi: prima, durante e dopo la partita. Se ne è andato ieri mattina a 81 anni. I funerali saranno celebrati domani, ore 9,30, chiesa del Sacro Cuore di Miramare.

Da quando esiste il Basket Rimini, Gasponi non è mai mancato: abbiamo perso un «fratello, un figlio, una leggenda, un pezzo di cuore».

Uomo d’ordine, custode, general manager, Gasponi è sempre stato «lì nel mezzo a sistemare un pallone che sembrava perso - spiega una nota - a dirigere gli inservienti, a raccontare qualche storia con Enzo o col dottor Corbari, a battezzare i ragazzini addetti all’asciugatura del campo, a catechizzare il general manager di turno perchè qualcosa non andava bene, a sostenere uno dei suoi ragazzi e, perchè no, sindacare su qualche scelta di questo o quel coach».

Numerose e commosse le testimonianze di chi ha vissuto al suo fianco la passione per la palla canestro.

«Quando ho ereditato una Rimini allo sbando - racconta Luciano Capicchioni, presidente del Basket Rimini - due uomini per me erano fondamentali e li ho voluti sempre con me: Paolo Gasponi ed Enzo De La Rosa. Ho perso uno dei miei più fidati collaboratori. E’ una notizia che mi rende infinitamente triste, si poteva fare a meno di tutti ma non di Paolone. Era il più bravo di tutti. E’ una perdita enorme per la società, sarà impossibile sostituire un uomo di fiducia come Paolo».

Il capitano dei Crabs, Federico Tassinari, non è da meno. «Ciao Paolo rimarrai nel nostro cuore. La tua presenza costante e il tuo attaccamento alla nostra maglia ci ha dimostrato quanto tenessi a noi e che persona vera eri. Mi mancherai quando guarderò il tuo posto al palazzetto e non ti vedrò. Ma so che in qualche modo ci sarai comunque vicino. Grazie di tutto».

Personalissimo il ricordo di Matteo Peppucci, generale manager dei Crabs. «Mi ricordo ancora la prima volta che mi battezzò, io neo general manager quasi allo sbaraglio senza esperienza. Mi disse: guarda che da dentro è tutto diverso, qui ci metti la faccia davvero. Paolo era uno al quale potevi dire tutto, ma tutto davvero. Lui ascoltava. Poi ti chiedeva quand’era la partita dopo. Perché la domenica coi Crabs per lui era speciale».

Numerosi i messaggi diffusi su Facebook. Uno è quello di Moreno Maresi, vice presidente dei Crabs. «Ho appreso della scomparsa di Paolo Gasponi, figura storica del basket riminese. Tutti i tifosi e gli sportivi hanno visto Paolo in campo durante le partite dei Crabs, una figura indimenticabile. Negli ultimi anni prima dell’inizio della partita veniva sempre a portare il suo saluto; un rituale benaugurante a cui ci eravamo tutti affezionati. Porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia. Paolo riposa in pace».

Poi Giorgio Romersa, storico arbitro di basket e presidente di Rimini Alzheimer. «Grande Paolone, sempre a disposizione di tutti senza mai chiedere nulla. Un pezzo importante che se ne va».

Infine Adriano Braschi, ex presidente dei Crabs. «Era il simbolo del Basket Rimini e rimarrà nella mente di chi ha frequentato i palazzetti negli ultimi trent’anni. Ciao Paolone senza di te, palazzetto e basket riminese perdono l’immagine più rappresentativa».

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