«Questura trasferita da gennaio 2016»

Rimini

 

RIMINI. «Da gennaio 2016 la questura di Rimini avrà una nuova sede». E’ l’obiettivo del nuovo questore Maurizio Improta che ad appena due mesi dal suo insediamento ha approntato una proposta di fattibilità già arrivata al ministero dell’interno dopo il vaglio della prefettura. «Ho avanzato un’ipotesi gestionale e logistica - spiega Improta - che comprende alloggi del personale e archivio. La soluzione permetterebbe di accorpare tre delle attuali quattro sedi della questura riminese ad eccezione dell’ufficio immigrazione per il quale ho individuato una palazzina a pochi metri dalla sede principale, consentendo maggiore vivibilità per gli operatori e per i fruitori».

Per il questore l’ipotesi di via Ugo Bassi «non è più percorribile» e questo lo ha portato a cercare strade alternative. L’ultima parola spetta ora al ministero, che deve valutare l’offerta e i costi di gestione dell’edificio indicato. Improta non vuole svelare qual è la struttura in questione ma si limita a dire che sarà «in posizione centrale». Qualche indiscrezione circola però da alcune settimane: la scelta sarebbe ricaduta sulla palazzina di via Rosaspina, sede del vecchio tribunale, che attualmente ospita alcuni uffici provinciali.

Se così fosse, la sede dell’ufficio immigrazione indicata dal questore potrebbe essere la vicina palazzina dove si trovano la Forestale e il centro per l’impiego. L’auspicio, in caso di risposta affermativa dal ministero, è che gli uffici dell’ex tribunale vengano liberati entro il 30 giugno in modo da poter iniziare i lavori di adeguamento come il cablaggio dell’edificio e l’allestimento delle celle di sicurezza.

Attualmente la questura di Rimini è “spalmata” su quattro sedi: in corso d’Augusto, via Bonsi, sulla Statale Adriatica (sede della Stradale) e in via Toscanelli a Rivabella (uffici personale e caserma Mosca con gli alloggi). Fino a un anno e mezzo fa sembrava ancora fattibile il trasloco nella sede di via Ugo Bassi, realizzata all’inizio degli anni 2000 ma mai inaugurata per via di un lungo braccio di ferro con la proprietà (la società Dama) sul prezzo pattuito per l’affitto. In tempi più recenti si era valutata anche l’ipotesi di traslocare parte degli uffici della questura nell’ex sede Inpdap (in via Dalla Chiesa) ma essendo più piccola rispetto alle esigenze questa possibilità era stata scartata.

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