Spese pazze, Minetti a processo

Rimini

RIMINI. Il gup di Milano Fabrizio D’Arcangelo ha rinviato a giudizio 56 ex consiglieri della Regione Lombardia accusati a vario titolo di peculato e truffa per le presunte “spese pazze” sostenute con i rimborsi regionali, quindi soldi pubblici.

Tra questi c’è anche la ex consigliera regionale riminese Nicole Minetti che in seguito allo scioglimento della giunta regionale ha lasciato la politica.

Complessivamente gli investigatori hanno stimato che la somma dei rimborsi illeciti si aggira sui 3 milioni e mezzo di euro. Alla Minetti, ex igienista dentale dell’ex premier Silvio Berlusconi, vengono contestate spese complessive per 19.651 euro per oggettistica varia, diversi coperti, tra cui molti pasti in ristoranti giapponesi, l’acquisto del libro “Mignottocrazia”. Anche sul capitolo “aperitivi” la bella riminese dovrebbe fornire spiegazioni su un conto da 800 euro.

Tra gli indagati nella vicenda c’è anche Renzo Bossi, figlio dell’ex leader della Lega Nord, Umberto Bossi. La Minetti ha già una condanna (confermata in Appello) per favoreggiamento della prostituzione nel cosiddetto processo Ruby bis, su un presunto giro di prostituzione nelle case di Berlusconi. La pena inflitta è di tre anni contro i cinque chiesti dal pm. I legali della riminese hanno presentato ricorso in Cassazione. Nello stesso processo erano coinvolti anche il giornalista Emilio Fede e l’ex manager dei vip Lele Mora. (lucia paci)

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