San Bartolo, falesia in fiamme

Rimini

GABICCE. Incendio devasta tre ettari di falesia sotto Casteldimezzo, minacciando anche il Circolino del molo. Ci sarebbero due punti di innesco, si sospetta che le fiamme abbiano origine dolosa.

 

La segnalazione dell’incendio è arrivata alla 7 di ieri mattina. Le fiamme si sono propagate poco a nord di Casteldimezzo, con un fronte di oltre mezzo chilometro, estendosi nella falesia sottostante per circa tre ettari, favorite dall’elevata pendenza e dalla densità della vegetazione. Sul posto gli uomini del Corpo Forestale dello Stato e i vigili del fuoco.

Ma le operazioni di spegnimento si sono subito dimostrate complesse: area inaccessibile a piedi a causa della frana che qualche settimana fa ha interessato la strada che da Casteldimezzo porta verso la spiaggia, dove si trova il ristorante Circolino del molo, minacciato dal rogo ma senza conseguenze.

Decisivo è stato l’intervento di due Canadair arrivati sul posto intorno alle undici di mattina, che con 27 lanci di acqua e ritardante hanno rapidamente estinto le fiamme.

Poco prima delle 13 l’incendio era sotto controllo, ma gli agenti e i volontari sono rimasti sul posto fino alle sei di sera per essere sicuri che le lingue di fuoco si fossero spente definitivamente. Potrebbero essere due i punti di innesco dell’incendio a monte, questo avvalorerebbe l’ipotesi dell’origine dolosa.

Le attività investigative curate dal Nipaf (Nucleo Investigativo di Polizia Forestale) del Corpo Forestale di Pesaro sono ancora in corso, anche attraverso l’analisi chimico - fisica - biologica di alcuni oggetti repertati. Oggetti sui quali per il momento gli inquirenti mantengono il riserbo.

Il presidente dell’Ente Parco Domenico Balducci si augura che «non sia un incendio doloso, ma nel caso lo fosse, auspichiamo che i colpevoli vengano individuati e puniti». Dopo un 2014 tutto sommato tranquillo sul fronte degli incendi, questo episodio ha riacceso il problema di un controllo nell’area del San Bartolo, con la stagione estiva alle porte.

«Il Parco non ha una sorveglianza nemmeno di giorno, non abbiamo occhi per quest’estate - afferma Balducci -. Chiediamo un aiuto ai comuni di Pesaro e Gabicce, per darci una mano a istituire un servizio di vigilanza adeguato a questo territorio. Oppure quest’estate saremo sempre più a rischio».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui