Si accascia mentre gioca a tennis, muore l'ingegner Filiberto Sammarini

Rimini

RIMINI. Si è sentito male nel primo pomeriggio di ieri mentre giocava al Circolo Tennis Rimini sul Lungomare Tintori. L’ingegner Filiberto Sammarini, 65 anni, si è accasciato e non è servito a nulla chiamare i soccorsi. L’infarto se lo è portato via all’improvviso lasciando di stucco i presenti. Nato il 5 settembre del 1949, si era laureato a Bologna nel 1975. Ben presto si era fatto conoscere nella Rimini delle costruzioni, diventando uno dei professionisti più affermati firmando le opere strutturali di molti grandi interventi sul territorio (il suo studio tecnico è in via Cormons). Ma c’era anche un altro ambiente a Rimini che rendeva popolare Sammarini: quello della vela. La passione la condivideva col fratello Sanzio con il quale da anni era l’armatore di Orlanda, un Tp 52, barca da regata di oltre 15 metri. Tante vittorie e tanti ottimi risultati dai campionati invernali di Ravenna e Rimini alle classiche d’altura come la Pesaro-Rovigno o la Barcolana. La notizia, come ovvio, ha lasciato profondamente colpiti i tanti amici del Circolo Tennis Rimini e del Club Nautico Rimini (di cui era socio) così come il mondo dell’edilizia riminese.

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