Il Comune: Galli, il cantiere non si ferma

Rimini

RIMINI. La maledizione del Galli non dovrebbe rallentare la ricostruzione. Il Comune bolla l’ultimo contrattempo come una vertenza fra ditte e progettisti. L’ipotesi di chiedere la sospensione dei lavori al Tar è per ora solo nel campo delle ipotesi, mentre i pareri chiesti farebbero stare dalla parte del sicuro.

L’odissea. Le bombe del secondo conflitto bellico hanno distrutto il teatro Galli. E la storia della ricostruzione è giunta fino ai nostri giorni. Evitiamo la sequenza dei vari progetti (Natalini, “com’era e dov’era” e “com’era ma funzionale”) perchè tanto non serve più a nulla. Con la giunta guidata da Andrea Gnassi il cantiere è stato aperto, i lavori proseguono e il recupero del gioiello polettiano è stato inserito in un programma di riqualificazione di piazza Malatesta, con le auto in sosta che spariscono e il mercato ambulante che trasloca.

La maledizione. Ecco. Proprio quando tutto sembrava girare per il verso giusto, giovedì il primo cittadino ha ricordato che il cantiere procede e (incrociando le dita) la scadenza del 2016 può essere rispettata, all’improvviso qualcosa potrebbe mettersi di traverso.

Succede questo. All’interno dell’Associazione temporanea d’impresa (Ati), una cooperativa di Imola è stata sostituita dalla Cmb di Carpi. Perchè? Non era più in grado di rispettare gli impegni. La nuova compagine ha quindi deciso il cambio dei progettisti (dello studio Formae) che si sono rivolti al Tribunale per ottenere i compensi che sostengono di avere maturato: 800mila euro. Su tutto pende inoltre la spada di Damocle di una richiesta di sospensiva al Tar. Il cavillo è custodito dall’articolo 37 del Codice degli appalti pubblici. In sintesi: i cambi in corsa possono avvenire in caso di fallimento e non liquidazione coatta amministrativa come nel caso della cooperativa di Imola.

Al lavoro. Alla notizia pubblicata dal “Corriere Romagna”, ieri mattina in Comune si è preferito rimarcare un aspetto: si tratta di un contenzioso fra ditta e progettisti e come tale viene risolto in quell’ambito. Palazzo Garampi non c’entra, almeno in questa fase. Il cantiere del teatro Galli non verrebbe coinvolto: i lavori proseguono, gli operai oggi sono all’interno del cantiere, domani anche.

Non bisogna nascondersi però un fatto: la sospensiva che potrebbe essere richiesta al Tar. Evenienza che nessuno si augura. In ogni caso quando si è trattato di sostituire uno dei tre soggetti che compongono l’Ati, il Comune ha chiesto pareri di esperti amministrativi, ottenendo tutte le rassicurazione del caso. Il cantiere (per ora) non chiude.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui