Aeradria, cassa integrazione da febbraio

Rimini

RIMINI. I 78 lavoratori dell’aeroporto potrebbero finire ufficialmente in cassa integrazione a rotazione all’inizio del mese di febbraio. Ieri le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il curatore fallimentare Renato Santini per approfondire una discussione partita sin dai primi giorni di gennaio.

Da un lato il curatore che prospetta il ricorso alla cassa integrazione, retroattiva, a partire dal 26 novembre, giorno in cui il tribunale di Rimini ha dichiarato il fallimento di Aeradria. L’obiettivo - secondo Santini - è consentire una maggiore flessibilità di gestione alla società che vincerà il nuovo bando.

Dall’altra parte i sindacati che, a fronte di un sì alla cassa integrazione oggi, chiedono un canale preferenziale nelle assunzioni di domani. Una strada non semplice da percorrere: perché, in realtà, non esistono obblighi per il gestore che verrà, di rilevare i vecchi dipendenti.

«Ma questo per noi è l’elemento essenziale - sottolinea Antonio Cinosi, responsabile regionale di Fit Cisl -. E’ il punto chiave, altrimenti tutta la discussione non avrebbe senso. In realtà non esistono obblighi per il trasferimento dei lavoratori a un’altra azienda in caso di fallimento, ma l’articolo 2112 del codice civile inerente la cessione del ramo d’azienda, permette di attivare delle tutele che dovrebbero dare il diritto di precedenza ai lavoratori del Fellini».

E di questo Cgil, Cisl e Uil hanno intensamente discusso con il curatore, tracciando una via che pare già ben delineata. Anche perché dall’Inps sono arrivate rassicurazioni sulla possibilità di utilizzare un apposito Fondo volo destinato ai dipendenti in cassa integrazione che dovrebbe coprire i mancati introiti determinati dal passaggio dai contratti di solidarietà alla “cassa”.

«Entro un paio di giorni - spiega Cinosi - il curatore dovrebbe ricevere l’ok definitivo da parte dell’Inps per l’accesso al Fondo. Dopodichè affronteremo la questione con i lavoratori: un passaggio che sinora non abbiamo effettuato per presentarci con una proposta concreta al tavolo della trattativa. L’ultima parola spetta ovviamente, sempre e comunque ai dipendenti, con i quali ci confronteremo la prossima settimana. Il mio giudizio sulla trattativa, comunque, è positivo».

Se tutto filerà liscio, l’accordo dovrà comunque essere ratificato in Provincia e potrebbe diventare operativo all’inizio di febbraio. (lu.ca.)

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