Il Riesame "libera" Masini e Giorgetti

Rimini

RIMINI. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha accolto il ricorso presentato da Massimo Masini, assistito dall’avvocato Cesarina Mitaritonna, e da Alessandro Giorgetti, assistito dall’avvocato Michela Vecchi, e ha annullato la misura dell’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza per entrambi gli indagati, coinvolti nell’inchiesta Aeradria (l’ordinanza con l’applicazione della misura riguardava l’ipotesi di bancarotta distrattiva e documentale di Rdr). Masini e Giorgetti sono da ieri quindi liberi da qualsivoglia obbligo e vincolo.

I difensori avevano sottolineato nei ricorsi, in particolare l’insussistenza delle esigenze cautelari a distanza di molto tempo dai fatti contestati e in un quadro completamente mutato rispetto al passato. Le motivazioni non sono state ancora rese note: sarà interessante capire se i giudici hanno scelto o meno di addentrarsi nelle questioni che attengono alla gravità del quadro indiziario.

A breve, intento, il Tribunale del Riesame di Bologna si dovrà pronunciare anche sull’appello avanzato dai difensori di Santo Pansica, avvocati Alessandro Catrani e Nicola Mazzacuva.

Per mercoledì prossimo, 11 marzo, è infine fissata a Rimini, davanti al Tribunale del Riesame reale, l’udienza contro il sequestro preventivo per equivalente di beni mobili e immobili che coinvolge tutti gli indagati accusati di associazione per delinquere. Oltre a Masini, Giorgetti e Vannucci, anche il sindaco Andrea Gnassi, l’ex sindaco Alberto Ravaioli; gli ex presidenti della provincia Stefano Vitali e Nando Fabbri, Manlio Maggioli, Lorenzo Cagnoni. A loro è stato complessivamente sequestrata in solido la somma di 749mila euro.

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