Metrò di costa, Riccione riceve il conto

Rimini

RIMINI. Non è certo la prima volta che alla Metropolitana di costa vengono abbinate le parole braccio di ferro. Gli scontri non solo verbali che hanno accompagnato l’apertura del cantiere nel territorio riccionese fanno parte della cronaca. Così come i ritardi legati all’insediamento della nuova amministrazione guidata da Renata Tosi che in campagna elettorale aveva fatto promesse ben precise: blocchiamo il Trc.

Il Comitato di coordinamento lo aveva più volte minacciato: il Comune di Riccione consenta l’avvio e la prosecuzione dei lavori, rilasciando ad esempio gli atti per la regolamentazione della viabilità, diversamente per ogni giorno di ritardo partirà la richiesta danni.

Tutto questo succedeva nell’ultima parte dell’anno vecchio. E’ invece notizia di pochi giorni fa che alla fine il conto è stato presentato. Agenzia mobilità ha infatti spedito la “fattura” all’amministrazione riccionese: tanti giorni di ritardo, tanti euro. La conferma viene dal capogruppo del Partito democratico, Fabio Ubaldi. «Ho chiesto ad Am se era vero che erano stati chiesti i danni e la risposta è stata affermativa. Ora ho chiesto al Comune di sapere qual è la cifra». Ufficiosamente si parla di 700mila euro.

Ma c’è anche un’altra questione sulla quale Ubaldi intende fare chiarezza. La settimana scorsa, quando in aula è arrivata la trasformazione di Agenzia mobilità in società consortile, il primo cittadino Tosi ha esibito una relazione dei sindaci revisori che - ha denunciato il capogruppo del Partito democratico - non avrebbe dovuto possedere. «Quel documento - precisa oggi Ubaldi - dopo quattro giorni è andato nel consiglio di amministrazione di Agenzia mobilità. Come mai lo aveva la Tosi? Il fatto grave è che lo ha esibito durante la fase del voto, di cosa di tratta se non di turbativa, per indirizzare il voto? Quella è una relazione tecnica, la cui analisi può essere usata per tirare l’acqua dalla propria parte».

Non solo. «Ho chiesto alla Tosi come mai quella relazione io non l’avevo e lei invece sì. Da chi l’aveva avuta? La risposta è stata: non sono tenuta a dirlo. A quel punto ha presentato una richiesta di accesso agli atti, voglio sapere come ha fatto il sindaco ad avere una relazione prima del cda di Agenzia mobilità».

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