Perseguita la sorella, 45enne in carcere

Rimini

VERUCCHIO. La sorella si è messa tra lui e i suoi vizi, impedendogli di continuare a sfruttare la famiglia già dilaniata per la morte del padre di crepacuore, e così lui ha iniziato a minacciarla ripetutamente. Mesi di persecuzioni che hanno convinto il giudice a emettere un ordine di custodia cautelare per stalking, notificato ieri mattina al 45enne dai carabinieri che lo hanno condotto direttamente in carcere.

Le motivazioni che hanno portato all’emissione della misura cautelare personale sono state determinate dalle ripetute condotte moleste, costituite da ingiurie verbali e da messaggi sms di tenore minatorio, fatte dal 45enne, negli ultimi mesi, alla sorella che, in grave stato d’ansia e di paura per la propria incolumità, ha deciso di sporgere querela nei confronti dell’uomo.

Ma la sorella sembra essere l’ultima, in ordine di tempo, a finire nel mirino del 45enne di Villa Verucchio che in passato ha creato più di un problema ai suoi genitori. Un paio di anni fa infatti l’uomo, che in precedenza aveva dato alle fiamme l’auto di famiglia dopo un diverbio con il padre (all’epoca 84enne), aveva cosparso di benzina il portone ed il vano d’ingresso dell’abitazione, la villa di famiglia nella quale, in un appartamento separato, era attualmente agli arresti domiciliari , con il chiaro intento di appiccarvi il fuoco: «Vi ammazzo», aveva detto rivolgendosi agli anziani genitori. Il tempestivo intervento delle pattuglie del Nucleo radiomobile di Novafeltria e della stazione dell’Arma di Verucchio, avevano evitato il peggio.

I suoi comportamenti, secondo l’accusa, risalgono a un continuo bisogno di denaro per soddisfare le sue dipendenze, da droga e alcool, e per continuare a fare la “bella vita” senza però avere mai guadagnato un euro. Dopo la morte del padre, l’ano scorso, la sorella, che vive poco distante dalla casa di famiglia, ha tentato di mettere un freno alle richieste monetarie del fratello, stringendo i cordoni della borsa. Questo ha procurato una reazione violenta nell’uomo che ha iniziato a bersagliarla con messaggi intimidatori, «ti ammazzo», «non ti faccio più vedere i tuoi figli» seguiti da una serie di ingiurie verbali che hanno iniziato a intimorire la donna, di qualche anno più giovane. Che dopo mesi di questa situazione e sapendo di cosa il fratello fosse capace, visti i precedenti con i genitori, ha deciso di sporgere denuncia alla polizia. La squadra mobile si è messa in moto per raccogliere tutti gli elementi necessari che hanno poi permesso al giudice di emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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