Il Porto "supera" la crisi

Rimini

RAVENNA. Il Porto di Ravenna esce dalla crisi: negli ultimi due anni, traffici aumentati del 14%, segnando il miglior risultato dal 2009. Solo nell’ultimo, traffici in aumento dell’8,8%. Nel 2014 sono state movimentate in tutto oltre 24 milioni di tonnellate di merce, con una crescita di quasi 2 milioni di tonnellate, l’8,8% in più rispetto al 2013. Gli sbarchi sono stati pari a 20,4 milioni di tonnellate (+6,8%), mentre gli imbarchi ammontano a quattro milioni di tonnellate (+20,1%). Il numero delle navi arrivate complessivamente nell’arco dell’anno è stato pari a 3.122. Ma il tempo stringe, mette in allarme il presidente dell’Autorità portuale Galliano Di Marco, il porto ha quasi raggiunto la propria saturazione. «Dobbiamo avviare al più presto gli interventi previsti nel Progettone».

Durante tutto il 2014 molto positivo è stato il traffico di merci secche (+9,4%), con 1,4 milioni di tonnellate in più rispetto all’anno scorso, e si è registrata una sostanziale stabilità nella movimentazione delle rinfuse liquide (+0,2%). Costante anche il trend positivo delle merci varie, in particolare di quelle su rotabili che sono cresciute del 54,8%, passando da 1,158 a 1,792 milioni di tonnellate. Altro aumento rilevante, pari a quasi 200mila tonnellate, è per le derrate alimentari (+8,3%) ed è da attribuirsi agli sfarinati provenienti dall’Argentina e dagli Usa.

Buono anche il risultato dei prodotti agricoli (che segnano il 12,6% in più di traffici) grazie ai quantitativi di frumento (940mila tonnellate) proveniente perlopiù da Usa, Bulgaria e Canada, di granoturco (470mila tonnellate) importato soprattutto dall’Ucraina, e di sorgo e pellet, il primo in arrivo da Ucraina e Russia, il secondo da Canada e Usa. In crescita anche i concimi. Calano invece i minerali greggi e i materiali da costruzione (-3,5%).

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