Daini, nuova protesta degli animalisti

Rimini

SAVIO. Questa volta, oltre agli slogan, solo volate anche parole pesanti, alla nuova manifestazione organizzata ieri mattina dagli animalisti - di varie sigle nazionali - davanti all’azienda agricola “Fata Roba” di viale dei Lombardi a Savio. Al centro della mobilitazione, ancora una volta, l’abbattimento dei 67 daini della pineta di Classe disposto dalla Provincia, che ha visto nelle ultime settimane le doppiette aprire il fuoco e una dozzina di animali cadere.

Obiettivo della protesta animalista, questa volta, l’azienda agricola ritenuta il centro di macellazione designato dalla provincia per la macellazione dei daini abbattuti (come risulta nell’allegato “Prescrizioni operative” del Piano di abbattimento), circostanza però non confermata dai titolari.

Piuttosto affollato il presidio - una cinquantina di attivisti provenienti da Liguria, Toscana, Veneto, Lazio oltre che locali - e di certo molto animato. “Stop al massacro animale”, “La caccia è morte”, “Quinto... non uccidere” gli slogan su striscioni e cartelli, ma le parole scandite al megafono, passato di mano in mano, sono state anche più dirette. Fronte animalista, Liberazione animale, Cani sciolti i gruppi animalisti presenti.

La manifestazione si è svolta comunque in tranquillità sotto l’occhio vigile di polizia, carabinieri e Forestale, con qualche momento di tensione al passaggio delle vetture in entrata o uscita dall’azienda agricola, ma senza eccessi.

A precedere il presidio, un sopralluogo alle altane di caccia, durante il quale non è mancato qualche vivace scambio verbale fra animalisti e cacciatori.

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