I vandali si scatenano in spiaggia

Rimini

RAVENNA. Pali divelti, lettini ribaltati, ombrelloni rotti. Ha lasciato il caos di un tornado il gruppo di vandali che, nella notte tra giovedì e venerdì, ha “distrutto” la zona d’ombra di oltre una dozzina di bagni, lungo un tratto di spiaggia di un chilometro dal “Molo Trezero” al “Sottomarino” a Marina di Ravenna, lungo viale delle Nazioni. Non un testimone, non una telecamera a immortalare la scena ma, vista la desolazione lasciata, i vandali dovevano essere almeno sei o sette. La maggior parte degli stabilimenti balneari ha sporto denuncia contro ignoti e, sul posto, è intervenuta la polizia di Stato per i rilievi scientifici. Danni per decine di migliaia di euro.

Le indagini. A memoria, nella storia recente del turismo di Marina, una cosa del genere non si era mai vista. Forse qualche ragazzo ubriaco a Ferragosto, ma un episodio di proporzioni tanto grandi non si ricorda in quella zona. Un’area tranquilla: niente bande, nessun problema con sbandati o vandali, dicono i titolari dei bagni colpiti. Difficile pensare a un atto intimidatorio rivolto verso qualcuno in particolare, vista la grandezza dell’area presa di mira. Ma difficile anche pensare a una semplice bravata, vista la quantità di ombrelloni sradicati e, in più di un caso, rotti. Nella maggior parte degli stabilimenti colpiti, i vandali hanno sfilato dalla sabbia i piloni degli ombrelloni e tolto così di mezzo due o tre file di ombreggiature alla volta, per una media di una ventina di postazioni divelte a bagno. Ma in qualche caso sono andati oltre e hanno rotto i piatti degli ombrelloni, hanno divelto i lettini. Come fosse passata, sull’intera zona, una tromba d’aria.

«Ora, vigilanza». «Di certo, un fatto simile non è la normalità - allarga le braccia Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa spiagge ravennati -. Ma vogliamo pensare, anche sentendo gli associati colpiti, che si sia trattato solo di un atto di vandalismo anche se pesante e grave, che procurerà molto lavoro ai gestori. Ora aspettiamo di avere indicazioni dalle forze dell’ordine, e solo dopo vedremo che valutazioni fare tra le quali, in caso, nuove forme di vigilanza».

Un chilometro di desolazione. E’ l’atto vandalico più “lungo” della storia ravennate, quello messo a segno l’altra notte. Nel dettaglio, i teppisti hanno colpito e messo a soqquadro un chilometro e 200 metri di spiaggia. «Qui da noi hanno rovinato 25 ombrelloni - dicono dal Molo Trezero -, ne hanno sfilati quattro e hanno ribaltato i lettini che avevano già organizzato in spiaggia. Solo da noi sono circa 3mila euro di danni». Raccontano più o meno lo stesso copione dal Donna Rosa. «Qui hanno tolto tre file di ombrelloni. In mattinata li abbiamo rimessi a posto, ma non sappiamo che pensare. E’ la prima volta che ci capita una cosa simile».

 

 

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