Gelo, effetto domino sul porto: navi con metà carico e turni extra

RAVENNA. Operazioni rallentate, traghetti salpati con metà carico e turni extra per recuperare una tabella di marcia frenata dal gelo. È un porto a rallentatore quello che negli ultimi cinque giorni ha patito gli effetti del maltempo, ma soprattutto ha accusato il colpo dell’ordinanza prefettizia che, per motivi di sicurezza, ha bloccato i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate. La metafora del freno a mano tirato è più che mai calzante considerato che non solo i tir presenti non sono potuti giungere in tempo per le consegne previste al “San Vitale”, ma che neppure quelli giunti a destinazione nei piazzali si sono potuti allontanare. Risultato, un intoppo logistico che ha messo in difficoltà gli oltre 30 terminalisti impegnati in operazioni di imbarco e scarico nei due terminal portuali.

Blocco tir: un effetto a valanga

E’ ancora presto per fare un consuntivo. Ma già a fine mese Autorità Portuale potrà mettere a confronto il numero di navi transitato per il porto tra febbraio e marzo con il dato dell’anno scorso, e determinare se c’è stato un danno in questa emergenza freddo 2018. Nonostante il mare Adriatico non sia certo fra i più semplici da navigare, la Capitaneria di Porto non è dovuta intervenire per operazioni di soccorso. I disagi si sono limitati al calo di visibilità che ha rallentato il traffico marittimo e portuale. Sono stati però i rallentamenti in ambito terrestre a determinare ritardi anche superiori alle 12 ore nelle operazioni di imbarco. Che hanno costretto gli armatori a prolungare gli attracchi, con i relativi aggravi sui costi per prolungare l’attracco.

T&C, traghetti a mezzo carico

Quando i ritardi hanno toccato la punta massima, gli ormeggi sono stati mollati. E’ il caso dei traghetti del T&C, società con partecipazione unica di Autorità Portuale, che si occupa nello specifico del traffico di semirimorchi lungo l’autostrada del mare Ravenna-Brindisi-Catania. Sono loro tra gli operatori più colpiti al porto, che sono stati costretti a fare salpare i traghetti con metà carico. Alberto Bissi, amministratore unico fa un primo bilancio: «Se mediamente vengono movimentati 251 semirimorchi a tratta - spiega - siamo stati costretti a fare partire ogni mezzo con un centinaio di rimorchi in meno». Una perdita non indifferente se si considera che normalmente vengono effettuati circa 1500 carichi settimanali. Il tutto si è riversato anche nei ritardi. «Il traghetto proveniente da Catania che sarebbe dovuto arrivare oggi alle 18 è partito in ritardo per attendere che quello di Ravenna salpasse - prosegue Bissi -. E non ripartirà nemmeno alle 12 di domani, perché il carico notturno naturalmente slitterà di orario. Questo si ripercuoterà anche sui turni di lavoro extra per garantire anche di domenica sicurezza e vigilanza durante la movimentazione dei veicoli». Il ghiaccio fra i 102mila metri di piazzale, di cui 28mila di banchina, è stato combattuto senza problemi grazie ai mezzi spargisale inviati da Ap.

Trc, attività ridotta dell’80%

Se anche gli operatori del Terminal Container sono ormai abituati a fronteggiare qualsiasi condizione meteo, le attività hanno dovuto fronteggiare una diminuzione degli arrivi di container da movimentare tra il 70 e l’80 per cento, su una media giornaliera di circa 450 unità.

Una difficoltà che il presidente di Tcr Giannantonio Mingozzi sa già che «dovrà essere fronteggiata ragionando su come potenziare le operazioni quando torneremo pienamente operativi».

Il sospiro di sollievo è comunque arrivato con la sospensione del blocco arrivata ieri. Primo step fondamentale per il disgelo.

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