Anziana investe in bici una donna e scappa: riconosciuta dalla vittima a messa
RAVENNA. In sella alla sua bicicletta investì una coetanea a piedi facendola cadere sull’asfalto, allontanandosi all’arrivo dell’ambulanza.
Il reato contestato
Riconosciuta un mese più tardi a messa dalla 70enne finita all’ospedale, la “spericolata” ciclista 72enne si è ritrovata a processo per omissione di soccorso in tribunale (mentre per le lesioni il fascicolo è stato stralciato in quanto di competenza del giudice di pace).
La sentenza
E ieri il giudice Roberta Bailetti ha condannato la pensionata, difesa dall’avvocato Carlo Converti, a otto mesi con sospensione condizionale della pena ma con conseguente ritiro della patente come previsto dal codice della strada nonostante per la guida di un velocipede non sia necessario alcun titolo di guida; il vice procuratore onorario Adolfo Fabiani che rappresentava la pubblica accusa aveva invece chiesto la condanna a una pena di un anno.
Lo scontro
Il fatto contestato risale all’ottobre del 2014 quando, all’altezza di via Antonelli, si è verificato l’insolito scontro.
Quel giorno infatti la 72enne al centro della vicenda finì mentre pedalava contro un’altra anziana che stava camminando a piedi.
La caduta
Un contatto a bassa velocità, sufficiente però a far perdere l’equilibrio alla donna, che nella caduta a terra si fece male. Lesioni fortunatamente non gravi ma per le quali fu chiesto l’intervento del 118, anche in considerazione dell’età della signora.
L’arrivo dei soccorsi
Nel frattempo, vedendola rialzarsi seppur dolorante, l’anziana in bici salì nuovamente in sella ripartendo mentre gli infermieri si trovavano ancora a bordo dell’ambulanza e si accingevano a scendere dal mezzo di soccorso.
Probabilmente convinta che fosse tutto a posto e ritenendo ormai la questione risolta con l’arrivo dei sanitari, la 72enne è ripartita con un attimo di anticipo e senza sincerarsi delle condizioni della donna investita, comportamento che le è però costato l’imputazione.
L’individuazione
Essendosi allontanata nel frattempo, l’investitrice non è stata individuata subito.
E’ stata infatti la stessa vittima a riconoscerla qualche settimana dopo quando un pomeriggio, nel recarsi a messa nella chiesa di San Biagio per i vespri insieme alla figlia, la notò seduta tra i banchi.