La battaglia del menestrello Werther: «Basta multe, voglio cantare tranquillo»

Battaglia per l’amplificazione
La motivazione che ha spinto Werther a raccogliere le firme è molto semplice: dare agli artisti di strada la possibilità di suonare a Ravenna con l’ausilio di un piccolo amplificatore. «L’uso dell’amplificatore è importante – racconta -. Quando lavoro a Forlì, Rimini e Bologna non incontro alcun problema. Presento la mia licenza di musicista di strada e mi concedono i permessi». Dal giorno di San Valentino, Werther deve affrontare un altro ostacolo: «Ogni mese da diversi anni ottengo dagli uffici comunali il permesso di esibirmi – dice -. Me l’hanno sempre concesso con la validità di 30 giorni e non è mai stato un problema. Ma ieri due vigilesse si sono presentate in via Diaz, dove di solito mi esibisco, e hanno sollevato obiezioni dicendo che non ero in regola. Hanno motivato il tutto con il fatto che il Comune prevede permessi della durata al massimo di 10 giorni e, quindi, hanno contestato le carte che lo stesso Comune mi aveva rilasciato. Hanno detto che il documento dal 10 gennaio al 20 febbraio non era valido perché superava i 10 giorni massimi concessi. Il problema è che sul documento in mio possesso c’è la firma del funzionario del Comune e il timbro dell’amministrazione. La contraddizione è evidente».
A dare manforte alla battaglia del menestrello ora c’è anche l’avvocato Andrea Maestri. «Il regolamento di Ravenna contiene inutili lungaggini e difficoltà burocratiche – commenta Maestri -. Non risponde alle esigenze di una qualsiasi città che voglia essere accogliente. Serve una Ravenna più viva e colorata». Maestri affiancherà Werther nella raccolta firme e poi lo assisterà nelle fasi successive: «Una volta superate le 350 firme – dice l’avvocato - mi auguro che il Comune possa seriamente prendere in considerazione la questione e convochi una commissione per discutere della materia. E’ evidente che il regolamento necessiti di modifiche. Oltre ad autorizzare l’uso di piccoli amplificatori, negli orari e nei luoghi ritenuti più consoni, bisogna rivedere l’attuale obbligo da parte degli artisti di richiedere una dichiarazione d’inizio attività ogni 10 giorni. Gli artisti di strada meritano rispetto, invece la loro presenza a Ravenna sembra sempre essere una minaccia alla violazione della pace sociale». (ro.art.)