«Cerchiamo il fantasma di Dante Alighieri»

Rimini

Ravenna

Camici bianchi come i più classici degli acchiappa fantasmi di cinematografica memoria e apparecchi per captare le onde elettromagnetiche. Nei giorni scorsi quei singolari “scienziati” non sono certo passati inosservati nella seriosa atmosfera della zona dantesca da turisti e passanti. Si tratta degli esperti dell’associazione National Ghost Uncover, arrivati a Ravenna per effettuare sopralluoghi nella zona della tomba di Dante, dopo che, a loro dire, sarebbero giunte diverse segnalazioni di avvistamenti del Sommo poeta. «La cosa può far sorridere – spiega subito il presidente dell’associazione Massimo Merendi – ma anche molti dei nostri iscritti non credono ai fantasmi, ci limitiamo solo a mappare la situazione dal punto di vista delle onde elettromagnetiche».

Che ci si creda o meno è però senza dubbio sorprendente che l’associazione in questione conti (nel 2018) in tutta Italia la bellezza di 112 iscritti. Persone di ogni estrazione sociale che si ritrovano in varie parti d’Italia per verificare la presenza o meno di spiriti o generici fantasmi segnalati forse da buontemponi o magari da persone facilmente impressionabili. E l’ultima segnalazione arriverebbero proprio da Ravenna, dove, racconta Merendi, in diversi avrebbero «visto lo spirito del sommo poeta vagare per la città».

Le segnalazioni

La prima risalirebbe addirittura al 2012, poi si sono susseguite le altre. «Le evidenze sono state di sei tipi – spiega Merendi con un trasporto decisamente scientifico – e abbiamo intervistato 15 persone che hanno portato la loro testimonianza. Il fatto più eclatante risale alla scorsa estate, quando in una serata di fine agosto tre persone dicono di avere visto Dante. Si aggirava vicino alla tomba, era vestito in maniera lussuosa. Avrebbe anche parlato dicendo di essere felice di trovarsi a Ravenna e che il suo spirito è sereno, anche se i suoi resti non si trovano in città».

Peccato che nessuno abbia pensato di farsi un selfie con il fantasma del poeta, in quel caso il mistero si sarebbe risolto subito, ma battute a parte Merendi rimarca l’impegno dell’associazione: «I controlli stanno terminando – racconta Merendi –. Ci siamo concentrati sui due punti in cui il poeta si sarebbe materializzato. Tra una decina di giorni saremo in grado di fornire i risultati confermando o meno l’esistenza di anomalie nei luoghi analizzati». Dati che, ovviamente, aspettiamo con ansia. «Siamo nati nel 2010 – racconta il presidente – e nell’arco di circa 8 anni abbiamo raccolto oltre 2.000 segnalazioni. L’intervento non è automatico; non basta un singolo avvistamento, occorrono più manifestazioni e più testimonianze. Ogni persona che ci contatta è tenuta a fornirci un documento di identità. Le segnalazioni sono di diverso tipo. Più della metà riguardano fantasmi, poi ci sono vampiri, oggetti che si spostano, Ufo. All’interno dell’associazione coesistono diverse anime; una parte dei soci crede all’esistenza di fenomeni paranormali, un’altra invece non crede ad alcun fenomeno».

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