Travolto da un muletto al porto, muore camionista

Rimini

RAVENNA. Torna l’incubo degli incidenti sul lavoro al porto di Ravenna. Un camionista bergamasco di 43 anni, Fabio Cristinelli, ha perso la vita ieri pomeriggio alle 14.30 dopo essere stato investito da un muletto che trasportava un coil di alluminio. La tragedia è avvenuta all’interno della banchina Setramar lungo il tratto di Classicana che arriva allo scalo ravennate.

Stando a una prima ricostruzione dei fatti, eseguita dalla polizia di Ravenna e dagli ispettori della Medicina del lavoro dell’Ausl, sembra che la vittima fosse appena arrivata a destinazione per cominciare le operazioni di carico. Il 43enne è sceso dalla cabina del suo tir, parcheggiato pochi istanti prima, per raggiungere con alcuni documenti un ufficio che si trova nello stesso piazzale. Ma per cause ancora in corso di accertamento, pochi istanti dopo, è stato travolto da un muletto che trasportava un coil e che procedeva a marcia indietro così come previsto dalle procedure standard. L’impatto è avvenuto a meno di due metri di distanza dal camion. Probabilmente, ma saranno le indagini a stabilire le eventuali responsabilità, l’impatto è avvenuto mentre il camionista aveva appena cominciato ad attraversare il piazzale avendo la visuale parzialmente coperta dal suo stesso camion

Per Fabio Cristinelli non c’è stato nulla da fare. Purtroppo è morto sul colpo. L’ambulanza del 118 arrivata sul posto ha potuto solo constatarne il decesso. Bisogna considerare che quel particolare tipo di muletto ha ruote alte circa un metro e sessanta e un impatto del genere poteva avere solo conseguenze tragiche. Comprensibilmente sotto choc anche l’uomo alla guida del mezzo, si tratta di un 40enne ravennate dipendente della Cofari. La vittima era un camionista che lavorava per conto terzi ed era residente in un paese in provincia di Bergamo.

Appresa la notizia, Filt Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno proclamano uno sciopero di 24 ore per l’intera giornata di domani, per tutti i lavoratori portuali. «Al di là della dinamica, che saranno le indagini in corso a chiarire, denunciamo per l’ennesima volta e non ci stancheremo mai di ribadirlo, che la cultura della prevenzione non è mai sufficiente in situazioni ad altissimo rischio, così come anche definito dalle normative vigenti», afferma a una voce le segreterie territoriali delle tre sigle di settore, insieme alle segreterie confederali Cgil, Cisl, Uil e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza del porto. «Ciò che si spende per la prevenzione, in qualsiasi attività lavorativa nel porto, è da considerarsi quale investimento fondamentale».

La tragica notizia della morte al porto ha innescato anche commenti dalla politica locale. Il segretario comunale del Pd, Alessandro Barattoni, ha espresso «dolore e commozione» per l'incidente, esprimendo il cordoglio per la tragedia. «Questo incidente lascia tutti sgomenti di fronte all’ennesimo evento funesto che colpisce il mondo del lavoro – chiosa Barattoni –. La sicurezza resta una priorità urgente, non si può abbassare la soglia di attenzione per quelle norme che devono essere prioritarie e sempre rispettate. È nostro dovere moltiplicare gli sforzi e mettere in campo tutte le azioni possibili per garantire la tutela della salute nei luoghi di lavoro, ricercando sempre nuovi strumenti idonei a contrastare i rischi».

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