Faccia a faccia decisivo per cercare di salvare l'unità di Senologia

Rimini

LUGO. La storia è di quelle infinite, il protagonista è un’eccellenza dell’ospedale di Lugo, Cesare Magalotti, senologo molto richiesto dalle pazienti di tutta Italia che, nella mattinata di domani, avrà un faccia a faccia con il direttore sanitario dell’Umberto I, Ivonne Zoffoli, forse la persona più adatta e maggiormente competente per comprendere le esigenze del chirurgo che l’intera comunità vorrebbe prolungasse la sua permanenza a Lugo.

«Da nove anni è stata promessa un’unità di Senologia al dottor Magalotti - dicono all’unisono tutte le infermiere del reparto di Chirurgia breve - ma non se n’è fatto nulla; una marea di promesse suffragate dal nulla».

Lo stesso Magalotti, in città dal 2004, puntualizza di «trovarsi bene» nel comune capofila della Bassa Romagna, di «aver gradito molto» quel vero e proprio referendum che è stato portato avanti anche in suo favore e di «non capire» come mai questa benedetta unità senologica tanto richiesta sia ancora un buco nell’acqua.

Intanto dall’area vasta di Urbino arriva sostanzialmente una richiesta ufficiale. E’ stata infatti inviata allo stesso medico, a mezzo fax, la copia di una determina affinché prenda una decisione definitiva e si trasferisca nelle Marche, previo nulla osta del nosocomio lughese.

Determinante ora l’incontro di lunedì mattina, un faccia a faccia chiarificatore con chi regge l’ospedale di Lugo. E questo a fronte di pazienti in subbuglio, di una cittadinanza impegnata a raccogliere firme affinché il chirurgo resti (ulteriori adesioni sono state raccolte al centro commerciale “Il globo” affinché il senologo rimanga: la quota toccata supera ora le 6.500 unità) e di para medici in “rivolta” nella convinzione che tutto questo possa giovare alla causa. In campo è sceso anche Raffaele Cortesi, non solo in qualità di sindaco ma anche in quella di presidente dell’Unione, ovvero in rappresentanza di oltre 100.000 abitanti. Le sue dichiarazioni apparentemente stridono con quanto sta accadendo e a questo punto l’intera comunità vorrebbe maggiore chiarezza e trasparenza sulla questione eccellenza senologia o, meglio, sul futuro di Cesare Magalotti.

«Il livello di qualità dell’attuale struttura è certamente un valore per il sistema ospedaliero della Romagna - puntualizza Cortesi - e quella del chirurgo senologo Cesare Magalotti rappresenta un ulteriore valore, al punto che allo stesso medico l’Ausl ha attribuito la posizione organizzativa di alta specialità. Inoltre, l’Azienda ha assicurato che al momento non esiste nessuna ipotesi di trasferimento o abbandono da parte di Magalotti». Cortesi dice certamente cose giuste ma i tempi si vanno sempre più accorciando per cui è davvero il momento di prendere una decisione definitiva, magari informando lo stesso medico, cosa che nessuno ha mai fatto. Senza l’attivazione pressoché immediata dell’unità Senologica risulta che, presumibilmente, da inizio febbraio 2014, Cesare Magalotti diverrà l’eccellenza di un altro ospedale, quello di Urbino per l’appunto. Ma il capitolo finale di questa storia infinita non è ancora stato scritto. Domani se ne saprà certamente di più. E chissà che all’incontro tra il medico e Ivonne Zoffoli non partecipi anche il primo cittadino lughese. Sarebbe un approccio rilevante per salvare un’eccellenza di tale portata.

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