Polizia, ecco lo spray al peperoncino

Con il nome scientifico “oleoresin capsicum” il prodotto è lo stesso di libera vendita che signore e signorine tengono nella borsetta per neutralizzare eventuali aggressori o malintenzionati. La reazione più immediata che si avverte quando si viene colpiti da una spruzzata urticante è un forte bruciore nella zona interessata, con la difficoltà a tenere gli occhi aperti. La sostanza, inoltre, essendo inalata, causa anche bruciori alla gola. Nel giro di pochi secondi la persona arriva anche a perdere l’orientamento e diventa quindi facilmente disarmabile o ammanettabile. I poliziotti sono pronti ad agire rapidamente se la persona che se lo è visto spruzzare è particolarmente sensibile al principio attivo, caso in cui si provvede ad una sorta di lavaggio in attesa dell’arrivo dei soccorritori sanitari. La sostanza comunque non provoca effetti collaterali.
Con il suo utilizzo, dopo una fase di necessaria sperimentazione positiva già conclusa in alcune città, si è voluto dotare gli agenti più esposti a reazioni inconsulte di malintenzionati di un efficace strumento di dissuasione e autodifesa. La sostanza può essere spruzzata a distanza mettendo così un una barriera protettiva virtuale tra il pericolo e l’agente. Ma di fatto l’utilizzo dello spray da parte di un poliziotto potrebbe salvare anche un cittadino vittima di una aggressione.
Da oggi le bombolette saranno agganciate alla cintura delle decine di agenti in servizio sulle volanti a Ravenna e nei territori di Faenza e Lugo. Ognuno di loro è stato adeguatamente formato per l’utilizzo di questo nuovo strumento sia dal punto di vista scientifico che da quello operativo a seconda delle circostanze che si presenteranno.