Porto, Ravenna "corsara

Rimini

RAVENNA. Avanti tutta sulle trattative con i colossi delle crociere, ma prima del 2016 non ci saranno novità concrete. Nel frattempo bisogna tentare di “soffiare” le grandi navi che a Venezia incontrano ostacoli a transitare nel canale della Giudecca dopo il decreto ad hoc del governo. Per fare di Ravenna un vero e proprio hub serviranno più collegamenti, oltre che con la stessa Venezia anche con città turistiche come Bologna e Firenze. «Ma anche le più attrattive politiche di marketing risulteranno vane se il terminal crociere di Ravenna non verrà messo in grado di ospitare imbarcazioni di grandi dimensioni, come ad esempio le navi della classe Quantum di prossima costruzione. Significa interventi sulle banchine, sulla viabilità, sulla struttura e sui servizi offerti dalla stazione marittima; ma, prioritariamente, significa procedere con l’adeguamento dei fondali».

E’ la posizione emersa dalla seduta della commissione Porto della Camera di commercio di Ravenna che si è riunita per fare il punto sulla gestione del traffico crocieristico in via Antico Squero.

Il presidente del Ravenna Terminal Passeggeri (Rtp), Tiziano Samorè, e i rappresentanti delle istituzioni locali hanno ricordato alla riunione che le scelte strategiche che hanno indotto importanti gruppi mondiali - tra i quali Royal Caribbean, principale partner del terminal ravennate - ad abbandonare l’Adriatico nel 2014 «verranno discusse dall’Autorità portuale e dallo stesso Rtp il mese prossimo a Miami in occasione del Cruise Shipping Miami, il più importante appuntamento internazionale dedicato al comparto».

Samorè ha segnalato che l’«avvio di relazioni con Msc, Costa e Norwegian Cruise Line potrebbe aprire nuove opportunità per lo scalo ravennate, ma non prima del 2016». Ma soprattutto Ravenna, è stato condiviso dalla Camera di commercio, «deve potersi candidare come porto alternativo a Venezia per le navi soggette alle limitazioni di transito nel canale della Giudecca (a seguito del decreto legge in materia) almeno fino a quando Venezia non avrà realizzato una nuova via d’accesso alla sua stazione marittima, intervento che richiederà anni. Quella in ballo, però, è un’opportunità che Ravenna può sfruttare davvero solo migliorando il proprio appeal. «Per quelle compagnie che scegliessero Ravenna quale loro porto hub si renderà necessario predisporre un collegamento tra Ravenna e Venezia, via terra fino a Chioggia ed in traghetto tra Chioggia e Venezia, ma anche con altre città di grande interesse turistico: Bologna e Firenze, ad esempio, mete tutte raggiungibili con escursioni giornaliere», riporta la commissione Porto in una nota.

 

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