In manette la banda dei ladri ragazzini

Rimini

RAVENNA. Col volto coperto da passamontagna si erano introdotti all’interno di alcuni garage di via Fortunato. Ma quei box che avevano svaligiato nottetempo, in seguito all’intervento di Polizia e Carabinieri si sono trasformati nella loro “prigione”.

In manette con l’accusa di furto aggravato in concorso (e per uno del gruppo anche resistenza) sono finiti tre giovanissimi che insieme non arrivano a 50 anni: si tratta di due 16enni e un 17enne, tutti ravennati, accompagnati nella struttura minorile di Bologna come disposto dalla competente Procura.

Una banda di baby ladri del tutto autoctona, un nuovo fenomeno che - come rimarcato dal comandante del Norm Giovanni Di Nuzzo e dal dirigente dell’Upg Luca Casadio - preoccupa le forze dell’ordine ancor più dei “trasfertisti” dall’Est Europa. Anche perché due di loro erano già stati denunciati nei mesi scorsi per un episodio analogo, quando dopo essersi introdotti in uno stabile di via Rotta si erano allontanati a bordo di una potente Bmw con due biciclette rubate, abbandonando poi l’auto dalle parti di Ponte Nuovo, non lontano da dove risiedono.

Un gruppetto che si ritrova abitualmente in piazza dei Caduti e di cui fanno parte altri coetanei finiti di recente nei guai, a partire dai tre bloccati a inizio anno a Cervia (tra cui un amico fraterno di uno dei ragazzi arrestati ieri) in seguito alle razzie compiute ai danni di due attività commerciali per finire a quello indagato per la sottrazione di un Rolex da 12mila euro alla madre della fidanzata (orologio poi ritrovato in un cambio oro) passando dal 15enne denunciato appena due giorni fa dopo aver rubato un computer portatile ad un universitario che stava studiando alla biblioteca Classense e che si era assentato qualche minuto dalla sua postazione per fumare una sigaretta.

Tornando al colpo di ieri, a dare l’allarme verso le 3 sono stati alcuni residenti che, svegliati dal temporale e da rumori sospetti, hanno notato aggirarsi alcune persone incappucciate. Gli equipaggi delle Volanti e i militari del Norm sono subito intervenuti circondando lo stabile, bloccando uno dei ragazzi nei sotterranei e inseguendo gli altri lungo le scale mentre cercavano di scappare attraverso porte che però erano chiuse. Sequestrati gli arnesi da scasso utilizzati per forzare l’accesso ai box da cui avevano sottratto una bici da corsa del valore di 2.500 euro già posizionata in corrispondenza dell’uscita e un pc portatile lasciato a terra durante la fuga. Il materiale recuperato è stato restituito ai legittimi proprietari.

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