Spacciano e consumano droga in classe e nei corridoi

Rimini

FAENZA. Cocaina, lsd, speed, hashish e marijuana: sono gli stupefacenti che giravano in alcune scuole, in un giro scoperto dai carabinieri dopo una lunga indagine. I due minorenni che gestivano questo mercato sono stati arrestati e affidati a una comunità minorile. Scoperta inoltre una rete di amicizie pericolose che ha portato a segnalare come consumatori una quindicina di ragazzini.

Il tutto ruotava attorno ad alcuni istituti scolastici del Forlivese e dell’Imolese frequentati dai ragazzini provenienti da famiglie “bene” del Faentino. Si “tirava” e si “fumava” a scuola o nelle vicinanze dove gli stupefacenti venivano, in un primo momento, offerti in “prova”, poi si passava alla fase della vendita.

Le indagini sono partite grazie ai genitori di una ragazzina che avevano notato un cambio nel comportamento della figlia 15enne, cosa che li ha spinti a chiedere aiuto all’Arma. Da qui ci sono voluti ben sette mesi di indagini per ricostruire gli intensi rapporti di una comitiva di amici, tutti del Faentino, che nelle loro trasferte per raggiungere la scuola consumavano e vendevano stupefacenti.

La 15enne per cinque giorni di fila aveva inoltre “marinato” le lezioni pur raccontando ogni mattina di andare a scuola. Sconcertati da quella scoperta, i due genitori avevano aspettato la figlia alla fermata dell’autobus da lei di solito usato per tornare da scuola, quindi le avevano chiesto spiegazioni. La ragazzina a quel punto aveva ammesso tutto.

Leggendo le chat su “whats app”, i genitori si sono addentrati nel mondo della figlia e delle sue compagnie, un vero e proprio “vortice” di droga e personaggi che inneggiavano all’uso degli stupefacenti anche come fonte di guadagno.

Alla fine i militari sono risaliti a una fitta rete di ragazzi che tra i corridoi, nei bagni, nei cortili oppure all’esterno degli istituti scolastici facevano uso di droghe acquistandole da due “spacciatori” loro coetanei. Una sfilza di studenti minorenni sono stati convocati ed interrogati, alcuni di loro hanno anche dichiarato di aver accusato dei malori dopo aver fatto uso di droghe per la prima volta.

Gli uomini dell’Arma hanno focalizzato la loro attenzione su due ragazzi, oggi un 17enne e un 16enne, che avevano messo in piedi quel vero e proprio traffico di stupefacenti, non solo hashish e marijuana ma anche cocaina ed i pericolosissimi “francobolli” di lsd e cristalli di “speed”.

Nei loro confronti è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare: sono stati ora collocati in una comunità minorile.

I due pusher all’inizio preparavano le “canne” e le distribuivano gratuitamente ai loro compagni, “iniziandoli” così all’uso delle sostanze per poi proporsi come venditori.

Il “tariffario” della droga variava a seconda dei tipi: si partiva dai 5/10 euro a “spinello” fino ai 25 euro per un francobollo di lsd. Alcuni studenti si erano anche indebitati.

Dagli smartphone sono state acquisite decine di immagini dove fotografavano denaro oppure di ragazzi mentre fumavano spinelli oltre a foto di dosi di droga e “canne” già confezionate: una sorta di vademecum virtuale contenente anche le foto di alcuni modi per nascondere gli stupefacenti, come ad esempio l’immagine di un libro a cui era stata tagliata parte delle pagine per creare uno spazio dove collocare la droga.

Una quindicina di studenti è stata segnalata ai prefetti delle province di appartenenza come consumatrice.

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