«Ragazzi vi spiego il Jobs Act»

Rimini

RAVENNA. «L’Italia è ancora un paese in grado di offrire molte opportunità lavorative ai giovani e il nostro governo vuole mettere in campo tutti gli strumenti necessari per poterle cogliere».

Con questo impegno il ministro del lavoro Giuliano Poletti si è presentato, ieri pomeriggio, a Ravenna davanti agli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato all’incontro “Giovani e Jobs Act” organizzato dalla Felsa Cisl (Federazione lavoratori somministrati autonomi atipici).

L’evento, che si è svolto nella sede della Camera di Commercio di Ravenna, è stato coordinato dal segretario generale della Cisl Emilia Romagna, Giorgio Graziani, e ha visto la partecipazione anche del segretario nazionale della Cisl Luigi Petteni. La platea era composta per lo più da studenti delle classi quinte delle scuole secondarie di Ravenna: l’istituto Morigia-Perdisa, il liceo scientifico, ragioneria e l’Itis. Erano presenti giovani che stanno per fare ingresso sul mondo del lavoro o sono alle prese con la scelta del corso universitario da frequentare.

«Negli ultimi 20 anni l’Italia ha saputo giocare soltanto in difesa - ha detto Poletti -. Abbiamo vissuto il disastro della precarizzazione del lavoro. Si è pensato che la concorrenza internazionale si potesse battere con il lavoro flessibile e con i salari più bassi. Ci siamo così ritrovati che in Italia l’85% dei contratti sottoscritti in un anno era di lavoro precario. Il nostro governo ha voluto invertire la rotta, con il Jobs Act abbiamo studiato dei provvedimenti che potessero cambiare la cultura dal lavoro». Il convegno è stato aperto dal saluto del sindaco Fabrizio Matteucci che ha ricordato la strategicità, per il territorio provinciale, dei settori del porto, della chimica e del settore delle estrazioni. Per il comparto del turismo il primo cittadino ha confermato la notizia che Mirabilandia intende realizzare un nuovo albergo, da 160 stanze, da cui si spera possano giungere nuove opportunità per l’occupazione.

«Attraverso il Jobs Act - ha spiegato Poletti concentrandosi sul rilancio dell’occupazione - vogliamo riaffermare la centralità del contratto a tempo indeterminato. Lo stiamo facendo in un’ottica moderna e al passo con i tempi. L’evoluzione delle dinamiche e delle tecnologie è rapidissima. I cambiamenti sono continui ed è difficile dare sempre risposte tempestive a mutazioni repentine. Bisogna stare al passo; siamo in un’epoca di cambiamento radicale».

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