«Maltrattava le scimmie con pistole e fruste»
RAVENNA. Era andata nelle redazioni dei quotidiani locali per denunciare le condizioni in cui erano tenuti i suoi 4 scimpanzé all’interno dello Zoo safari di Ravenna. Tedesca 71enne ex circense della Ddr che da anni viveva in simbiosi con ben sette scimmie nei pressi di Berlino, aveva preannunciato una vera e propria battaglia legale. Ma ora sul banco degli imputati rischia di finirci lei, visto che è stata denunciata dalla Guardia Forestale per maltrattamenti al termine di un’indagine dalla sezione investigativa di Ravenna che ha rilevato uno scenario completamente diverso rispetto a quello che lei aveva tratteggiato.
Secondo l’accusa la donna avrebbe abituato i suoi scimpanzé a vivere con mezzi definiti “violenti e costrittivi”, usando addirittura fruste, spruzzi di acqua a pressione e in alcuni casi pistole a salve per impaurirli. Dalle testimonianze acquisite dalla Forestale sembra addirittura che la donna sparasse con la pistola a salve a bruciapelo, creando non solo un forte stress emotivo, ma anche ferite cutanee molto dolorose. Ad accorgersi di questi metodi sono stati i nuovi custodi dello Zoo Safari di Ravenna dopo l’arrivo degli esemplari nella struttura romagnola a metà agosto.
La donna, per motivi di età, aveva infatti stipulato un contratto con il parco per l’affidamento dei suoi animali, concordando una sorta di periodo di “inserimento” delle scimmie.
Per agevolare quel percorso erano stati installati nelle gabbie anche arredamenti simili a quelli che la donna aveva nella sua casa tedesca. Ma la donna - sulla cui vita in simbiosi con le scimmie sono stati fatti anche documentari - non era rimasta soddisfatta e dopo uno scambio animato di vedute era stata allontanata dal parco. Poco dopo aveva presentato una denuncia, dichiarando di essere stata aggredita. Pronta la replica del direttore della struttura Osvaldo Paci che aveva rigettato ogni accusa: «Non abbiamo aggredito nessuno, ci siamo solo opposti all’idea che potesse allestire una specie di salotto nelle gabbie. Ciò va contro a ogni direttiva in materia e la stessa Forestale può confermare che stiamo trattando bene gli animali». Animali che ora sono stati affidati in custodia giudiziaria proprio al Parco.