La "difesa tripla" del sindaco

Rimini

RAVENNA. Annuncia una “difesa tripla del territorio”, un fondo da 2,5 milioni di euro da spendere interamente per Lido di Dante, ma chiede in cambio un clima di collaborazione politica per il bene della località ancora in ansia per la sua spiaggia e la pineta Ramazzotti minacciata dal mare.

Questo il “patto” proposto ieri dal sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci in una lettera inviata a Pasquale Minichini, consigliere territoriale di Lista per Ravenna da anni in prima linea per denunciare i principali disagi nella località turistica. Minichini anche sabato aveva chiesto all’amministrazione un cambio di marcia per il lido: «Caro Fabrizio il mare non segue i tempi della burocrazia», aveva detto l’esponente di opposizione. Ieri è arrivata la risposta di Matteucci, con relativo invito alla collaborazione: «Per la difesa di Lido di Dante facciamo il possibile. L’iniziativa che ho preso ha l’obiettivo di dimezzare i tempi di realizzazione del progetto che prevede la “difesa tripla” del lido e della pineta, con un impegno di spesa di 2,5 milioni di euro e, in secondo luogo, quello di concentrare nelle opere di difesa tutti i soldi disponibili, rinviando tutto il resto. Pochi giorni fa - continua Matteucci - ho avuto un incontro con il Comitato Cittadino, con la Consigliera comunale Silvia Savorelli, che sui problemi di Lido di Dante mi incalza meritoriamente e quotidianamente, la Consigliera Mariella Mantovani, la Presidente del Consiglio territoriale del Mare Alice Maraldi, gli Assessori Corsini e Guerrieri. Ti chiedo di lavorare e spingere tutti insieme in modo da dare il via ai lavori questo autunno e non in quello del 2015, come accadrebbe con le procedure ordinarie e di spendere a questo scopo ogni risorsa disponibile. Tu sei un mio fiero avversario politico, ma per il bene di Lido di Dante e di una delle zone naturalistiche più belle del mondo questo non è un ostacolo né per te, né per me».

Intanto dal fronte meteo arrivano notizie in parte positive. La pioggia, salvo sorprese, continuerà fino a mercoledì ma non in modo intenso.

La tensione sta calando non solo sul litorale, ma anche nell’entroterra dove si temevano i fiumi in piena. La situazione più critica sul Reno, all’altezza del ponte sulla Bastia. il livello dell’acqua è però sotto controllo, così come per il Santerno e il Senio. Ieri sera la Protezione civile ha disposto lo stato di allerta e di attivazione per criticità idrogeologica in alcune zone della regione. Tra queste la zona del Reno e dell’Alto Lamone. L’allerta è comunque di livello 1, il più basso, e resterà attiva fino alle 15 di venerdì prossimo.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui