«Uno spazio per i giovani nell'ex Sir»

Rimini

RAVENNA. Basta con i centri commerciali, servono nuovi spazi per i giovani. Un messaggio chiaro questo che gli studenti di Ravenna hanno espresso chiaramente nell’incontro con il sindaco Matteucci del 23 dicembre. In quell’occasione gli studenti hanno presentato un documento nel quale chiedono anche di trasformare il magazzino ex Sir della Darsena in uno spazio per i giovani.

Per questo negli ultimi mesi hanno raccolto oltre mille firme per accompagnare le loro proposte, che sono state quindi depositate come “osservazioni” al nuovo Piano regolatore Poc Darsena. «Le nostre proposte - spiegano gli studenti che si sono costituiti nel gruppo Ravenna Io ci Sono - nascono in primo luogo dalla passione che molti ragazzi come noi hanno per questo luogo insolito, a cui, ad esempio, sono stati dedicati progetti di studenti degli istituti superiori e tesi di laurea. Osservando quanto accade in tutta Europa per le aree industriali abbandonate, dove edifici come questo vengono restaurati e valorizzati per le enormi potenzialità che li caratterizzano, riteniamo che nell’ex-Sir sia possibile unire le esigenze dalla proprietà privata con quelle dei ragazzi ravennati. Diverse associazioni sono disponibili per utilizzare e gestire i grandiosi, unici e bellissimi spazi che potrebbero essere ricavati all’interno del magazzino, e l’Amministrazione può in questo caso dare prova di lungimiranza e di concreto ascolto delle esigenze della città».

Ravenna Io ci Sono dice quindi basta ai centri commerciali fini a se stessi e rivendica una forma di recupero in grado sia di soddisfare gli interessi economici che la necessità di creare un innovativo luogo di ritrovo per l’intera città. «Per un segnale sempre più urgente di rispetto della legalità richiesto ormai da tutti i cittadini italiani e che, giustamente, il sindaco ha rivendicato anche in occasione dell’incontro di lunedì - concludono i ragazzi -, basta che l’Amministrazione rispetti e mantenga le leggi da essa stessa scritte anni fa, dove per il magazzino Sir si prevedeva il restauro completo e la destinazione a fini pubblici, culturali e scolastici».

 

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