Ladri scatenati, cresce la paura Corsa all'acquisto di sistemi antifurto

Rimini

 

RAVENNA. C’è chi si è ritrovato i ladri in casa e chi è stato persino picchiato o rinchiuso in qualche stanza in attesa che i topi d’appartamento finissero il loro “lavoro”. Furti a ripetizione e la paura di essere ripuliti sta spingendo tanti ravennati a proteggersi. Ed è boom di vendite di sistemi antifurto e impianti di videosorveglianza.

Solo nello scorso week end sono stati denunciati una decina di episodi, compiuti anche in pieno giorno. Nelle ultime settimane nelle ditte specializzate le richieste di preventivi per dispositivi di allarme sono cresciute circa del 30%.

«La paura scatta nel momento in cui sono entrati i ladri in casa – spiega Alessandro Rossi dell’omonima azienda di impianti elettrici, in via Ravegnana, specializzata nella manutenzione e installazione di antifurto e videosorveglianza -, e da questa estate sta diventando sempre più frequente. Se prima installavo un impianto ogni tre mesi, ora capita una volta alla settimana, un vero e proprio picco determinato dall'incremento dei furti e della microcriminalità, che colpisce indiscriminatamente, prendendo di mira una zona e poi un’altra, a tappeto. I ladri rubano quello che trovano, senza badare al colpo sicuro e preciso».

E’ come se l’installazione degli impianti seguisse la scia che i furti lasciano dietro di sé. «Si, non c’è una zona più colpita di un’altra, i ladri si muovono a seconda degli ostacoli che possono trovarsi davanti. Per questo un impianto d’allarme – prosegue Rossi – è un deterrente per tenerli lontani. Basta rivolgersi ad un professionista, che dopo un sopralluogo nell’abitazione è in grado di proporre un sistema d’allarme tarato sulle dimensioni, i varchi e le esigenze del cliente, con una spesa che può variare da un migliaio di euro a qualche migliaia a seconda del sistema».

La paura dei ravennati si moltiplica in modo esponenziale con il passaggio di una raffica di furti da una via all'altra. Lo sanno bene anche i titolari dell’azienda My Tech, in via D’Azeglio, tra quelle individuate dal protocollo anti-rapina siglato tra le associazioni di categoria ed il ministero dell’Interno per l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle attività commerciali.

«Da questa estate – racconta Ivan Somma – stiamo ricevendo tantissime richieste di preventivi, addirittura da famiglie che abitano al quarto o quinto piano di un condominio, cosa che non era mai successo prima. Spesso capita di ricevere richiesta da una famiglia ed il giorno successivo da alcune famiglie che abitano nella stessa via appena colpita dalle razzie. Ci chiedono impianti d’allarme interni, esterni, perimetrali, mentre la videosorveglianza è riservata ad esempio per la seconda casa al mare».

«Di solito la scelta cade su un sistema perimetrale – spiega Alberto Salvadori di Ts Sistemi di Sicurezza in via delle Industrie -, con sensori posizionati su tutti gli accessi, porte e finestre, con ed il collegamento gratuito con le forze dell’ordine se scatta l’allarme, perché la paura è sempre quella di ritrovarsi con i ladri in camera da letto. C’è anche un nuovo sistema, abbinato alla videosorveglianza, che oltre a individuare la variazione di temperatura nell’ambiente, registra un filmato di 15 secondi che poi invia su smartphone, in modo da verificare l’avvenuta intrusione».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui